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Scintigrafia: procedure, usi, varianti e svantaggi

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Scintigrafia: procedure, usi, varianti e svantaggi
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Rilanciamo un approfondimento sul tema a cura di Msdmanuals.com.

Nella scintigrafia, si utilizzano radionuclidi per produrre immagini. Un radionuclide è la forma radioattiva di un elemento, il che significa che è un atomo instabile che diventa più stabile rilasciando energia sotto forma di radiazioni. La maggior parte dei radionuclidi rilasciano protoni ad alta energia sotto forma di raggi gamma (che sono raggi X che si trovano in natura, non artificiali) o di particelle (quali i positroni, che si utilizzano nella tomografia a emissione di positroni). I radionuclidi sono impiegati nel trattamento di alcune malattie, come i disturbi della tiroide.

PROCEDURE DELLA SCINTIGRAFIA

Etichettatura con un radionuclide – Per la scansione, viene utilizzato un radionuclide per etichettare una sostanza che si accumula in una parte specifica dell’organismo. Si utilizzano sostanze diverse nelle diverse parti del corpo da esaminare.

Una sostanza può accumularsi perché l’organismo la utilizza (metabolizza), come avviene con le seguenti:

  • Lo iodio viene utilizzato per produrre ormoni tiroidei e, pertanto, si accumula nella tiroide.
  • Il difosfonato si accumula nel punto in cui l’osso è in riparazione o in ricostruzione.

Oppure, una sostanza può accumularsi in modo anomalo in un’area specifica, come avviene nei seguenti casi:

  • I globuli rossi si accumulano nell’intestino quando l’intestino sanguina rapidamente.
  • I globuli bianchi si accumulano in aree infiammate o infette.

Tenere traccia del radionuclide – La combinazione del radionuclide con la sostanza che etichetta è denominata tracciante radioattivo. Con l’esame diagnostico, i medici possono visualizzare il punto in cui il tracciante si raccoglie ed emana radiazioni, rilevato mediante scanner o videocamere speciali, come una videocamera a raggi gamma. La videocamera produce un’immagine piatta del punto in cui si raccoglie il tracciante. Talvolta, un computer analizza le radiazioni per produrre una serie di immagini bidimensionali che assomigliano alle sezioni del corpo. In genere il tracciante viene iniettato in una vena ma, per alcuni esami, viene ingerito, inalato o iniettato sottocute (per via sottocutanea) o nell’articolazione. L’esame diagnostico viene eseguito dopo che il tracciante ha avuto il tempo di dirigersi verso i tessuti bersaglio (le cui immagini possono essere acquisite quasi immediatamente o dopo diverse ore).

Prima, durante e dopo la procedura – Prima di eseguire gli esami (per esempio una scintigrafia della cistifellea), può essere richiesto di evitare di mangiare e bere per diverse ore. Generalmente non è necessario rimuovere gli indumenti. Il soggetto deve rimanere immobile durante la scansione, che in genere ha una durata di circa 15 minuti. Tuttavia, talvolta, una scansione deve essere ripetuta dopo un certo intervallo di tempo, spesso ore più tardi. Dopo l’esame, è consigliabile assumere liquidi supplementari per aiutare l’organismo ad espellere il radionuclide. È possibile riprendere immediatamente le normali attività.

La presenza di un radionuclide nell’organismo a volte può far scattare i rilevatori di radioattività utilizzati a scopi di sicurezza. Tali rilevatori possono essere portati dagli agenti di polizia o essere presenti nei centri di trasporto e in altre aree con elevati controlli di sicurezza. Il periodo durante il quale il radionuclide può far scattare i rilevatori varia da un radionuclide all’altro, ma solitamente è al massimo di qualche giorno. Per evitare problemi di sicurezza, spesso il medico fornisce ai pazienti una lettera che documenta l’avvenuta scintigrafia con radionuclide.

USI DELLA SCINTIGRAFIA

La scintigrafia può essere utilizzata per valutare molte parti del corpo: tiroide, fegato e cistifellea, polmoni, vie urinarie, ossa, cervello e alcuni vasi sanguigni.

Poiché l’organismo metabolizza molte delle sostanze (come lo iodio) utilizzate per etichettare il radionuclide, la scintigrafia talvolta può fornire informazioni sul funzionamento e sull’aspetto di un tessuto.

Vari radionuclidi sono utilizzati per acquisire immagini di diverse parti del corpo o di diversi tipi di disturbi, come i seguenti:

  • Flusso ematico cardiaco: il tallio è utilizzato per mostrare il flusso ematico attraverso le arterie che trasportano il sangue al cuore. Pertanto, aiuta i medici a valutare la coronaropatia. Per determinare il funzionamento del cuore sotto sforzo, i medici talvolta utilizzano il tallio durante gli esami sotto sforzo, in genere facendo camminare o correre il soggetto su un tapis roulant. Questo esame può indicare anche lo stato di salute del cuore mentre pompa il sangue. L’esame può essere eseguito dopo un attacco cardiaco per aiutare i medici a delineare la prognosi.
  • Osso: poiché il tecnezio si raccoglie nelle ossa, è utilizzato per l’acquisizione di immagini diagnostiche dello scheletro. È utilizzato per controllare la diffusione di un tumore (metastatizzazione) verso l’osso o le infezioni ossee.
  • Infiammazione: il tecnezio o un altro radionuclide sono utilizzati per marcare i globuli bianchi, che si raccolgono in prossimità dei siti di infiammazione o infezione. Questo esame aiuta i medici a identificare infiammazioni e infezioni.
  • Sanguinamento: il tecnezio viene utilizzato per marcare i globuli rossi. Questo esame aiuta i medici a localizzare un sanguinamento intestinale.
  • Cistifellea e dotti biliari: viene etichettato l’acido imminodiacetico. Il fegato gestisce questo radionuclide come farebbe per la bile. Pertanto l’acido imminodiacetico si raccoglie dove si raccoglie la bile. Questo esame si utilizza per verificare eventuali blocchi dei dotti biliari, perdite di bile e disturbi della cistifellea.

La scintigrafia è usata anche per verificare la presenza di alcuni tipi di tumore, come il carcinoma polmonare che si è diffuso al fegato, il tumore della tiroide e il tumore del colon-retto.

VARIANTI DELLA SCINTIGRAFIA

Tomografia computerizzata a emissione di fotone singolo (Single-photon emission computed, SPECT) – La SPECT è simile alla tomografia computerizzata, ma utilizza raggi gamma di radionuclidi anziché raggi X. Quando si esegue la SPECT, il paziente è disteso su un tavolo motorizzato. Una videocamera a raggi gamma rotante acquisisce le immagini da diverse angolazioni (tomogrammi), ciascuna delle quali rappresenta una sezione del corpo, che con l’utilizzo di un computer vengono riprodotte sotto forma di immagini bidimensionali e tridimensionali. Queste immagini permettono ai medici di localizzare con precisione strutture e anomalie. A seconda dell’area da valutare, ai soggetti può essere chiesto di limitare l’assunzione di alimenti e bevande prima dell’esame. L’esame in genere richiede 30-90 minuti.

SVANTAGGI DELLA SCINTIGRAFIA

La quantità di esposizione radiante proveniente dalla scintigrafia dipende dal tipo di radionuclide e dal modo in cui viene utilizzato. Per esempio, con una scansione polmonare, la dose è simile alla dose utilizzata in circa 100 radiografie del torace a una proiezione. Altre scansioni possono comportare quantità più o meno notevoli di radiazioni. La scintigrafia può richiedere ore a causa della necessità di attendere tra l’iniezione e la scansione per dare al radionuclide il tempo di raggiungere il tessuto bersaglio. Le immagini della scintigrafia non sono precise quanto quelle ottenute con radiografie, tomografia computerizzata (TC), risonanza magnetica per immagini (RMI) e molti altri studi di diagnostica per immagini. Poiché le radiazioni possono danneggiare il feto, le donne che sono o potrebbero essere in gravidanza devono informarne il proprio medico.

Redazione Nurse Times

Fonte: Manuale MSD – Versione per i pazienti

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