“Confermiamo il presidio del 31 gennaio a Roma sotto il ministero della Salute, in Lungotevere Ripa 1. Il rifiuto di Aiop e Aris, durante la riunione di ieri al ministero, di avviare le trattative per il rinnovo del Contratto della sanità privata e per il Contratto unico delle Rsa, senza ottenere prima risorse integrali da Governo e Regioni, è inaccettabile. La dignità di oltre 200mila professionisti del settore non può essere sacrificata a logiche che ignorano il loro valore e il loro impegno quotidiano”. Lo dichiarano in una nota congiunta Barbara Francavilla, Roberto Chierchia e Ciro Chietti, segretari nazionali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl.
“La situazione è ormai insostenibile – sottolineano i sindacati -. I contratti della sanità privata sono bloccati da sei anni, mentre quelli delle Rsa sono fermi da 13 anni. Non possiamo più tollerare questa condizione, che richiede un intervento immediato del ministero della Salute e della Conferenza delle Regioni. È indispensabile introdurre, come regola per l’accreditamento, l’obbligo di rinnovare i contratti nelle vigenze contrattuali e alle stesse condizioni economiche e normative del settore pubblico. A chi non rinnova i contratti o cerca di fare dumping, firmando contratti peggiorativi, va revocato l’accreditamento e devono essere negate risorse pubbliche dalle regioni”.
E ancora: “Le lavoratrici e i lavoratori della sanità privata e sociosanitaria garantiscono ogni giorno salute e assistenza a milioni di pazienti, spesso in condizioni inaccettabili. La mancanza di attrattività di queste strutture, causata dalla mancata valorizzazione del personale, sta portando all’abbandono dei posti di lavoro, compromettendo e mettendo a rischio i requisiti organizzativi necessari per garantire la salute della cittadinanza più fragile. È una situazione che non possiamo più ignorare”.
Concludono i sindacati: “Il presidio del 31 gennaio sarà un momento cruciale per richiamare il Governo, le Regioni e le associazioni datoriali alle loro responsabilità e per dare indicazioni sulle imminenti azioni di protesta sotto le sedi di Aiop e Aris in ogni regione d’Italia”.
Redazione Nurse Times
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