Home Regionali Lombardia Sanità Lombarda: i prossimi passi
LombardiaRegionali

Sanità Lombarda: i prossimi passi

Condividi
Sanità Lombarda: i prossimi passi
Condividi

La sanità lombarda si riorganizza con un incontro, nelle scorse settimane, tra gli ordini TSRM e PSTRP di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza e Sondrio e i rappresentanti di 19 professioni sanitarie dell’area tecnico-diagnostica, tecnico-assistenziale, della riabilitazione e della prevenzione.

L’incontro si è tenuto nell’ottica di delineare “i prossimi passi da compiere in vista di una piena attuazione della Legge Regionale n. 23/2015 che regola il sistema sociosanitario lombardo”.

“Negli ultimi anni questi fondamentali attori della sanità hanno conosciuto un alterno riconoscimento a livello legislativo, rischiando troppo spesso di essere assorbiti da diciture generiche e di non vedersi attribuire un ruolo attivo e ben definito nei rispettivi settori di competenza. La Legge n. 3/2018 ha rappresentato un importante passo in avanti per le professioni sanitarie, riorganizzate negli Ordini che sono chiamati a valorizzarne e tutelarne l’autonomia, l’indipendenza e la qualità tecnico-professionale, comprovata da titoli abilitanti a livello universitario. La strada da percorrere per un pieno riconoscimento, tuttavia, appare ancora lunga” scrivono gli ordini, come riporta in dettaglio sanitainformazione.it.

Secondo Diego Catania, Presidente dell’Ordine TSRM e PSTRP di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza e Sondrio “non è più possibile limitarsi alla logica della ‘prestazione’, ma occorre prevedere una catena assistenziale ininterrotta a tutela del soggetto con bisogno di salute, dalla prevenzione, all’assistenza durante la malattia, ai percorsi riabilitativi post-dimissione”.

“Fra le richieste avanzate dal Presidente alle istituzioni lombarde ci sono la possibilità di costituire équipe multiprofessionali all’interno delle ATS per coadiuvare gli altri operatori sanitari nelle funzioni di cura, formazione e controllo, la definizione del quadro dell’assistenza post-dimissione del paziente e la possibilità di offrire sostegno alle reti di prevenzione, ai consultori, alle reti materno-infantile, della salute mentale e della sanità penitenziaria. In sintesi, le professioni sanitarie mettono le loro competenze a sostegno del sistema socio-sanitario lombardo, ponendosi come punto di contatto fra il paziente e il territorio e colmando il gap fra presa in carico ospedaliera e ritorno in seno alle famiglie o alle strutture di accoglienza” affermano gli ordini.

Un altro tema importante sarebbe la valorizzazione della capacità dirigenziale delle professioni sanitarie, “posta come obiettivo sia nella sopra citata Legge Lorenzin sia nella L.R. n. 23/2015, ma ancora ben lontana dal trovare concreta attuazione all’interno del sistema socio-sanitario lombardo”.

Condividi

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli Correlati
Asl CN2 (Alba-Bra): avviso pubblico per un posto da infermiere pediatrico
Avvisi PubbliciLavoroNT NewsPiemonteRegionali

Asl Cuneo 2: avviso pubblico per un posto da infermiere pediatrico

L’Asl Cuneo 2 (Alba e Bra) ha indetto un avviso pubblico, per...

NT NewsPugliaRegionali

Acquaviva (Bari), due infermieri aggrediti dalla figlia di una paziente al Miulli

Due infermieri in servizio al Pronto soccorso dell’ospedale Miulli di Acquaviva delle...

Palermo, arrestati tre dipendenti dell’Ospedale Civico: documenti falsi e truffa sulle protesi
NT NewsRegionaliSicilia

Palermo, paziente ubriaco prende a pugni un’infermiera e rompe mano a un oss

Un operatore socio-sanitario e un’infermiera sono stati aggrediti nella notte di mercoledì...