L’apparecchio è in dotazione all’ICC Istituto Clinico Casalpalocco di Roma grazie a un bando della Commissione europea.
Un robot per sanificare tutti gli ambienti dell’ospedale. Si tratta del modello UVC Disinfection (1.70 metri per 140 kg di peso), in dotazione all’ICC Istituto Clinico Casalpalocco di Roma grazie a un bando della Commissione europea che ha messo a disposizione l’acquisto di 200 esemplari da consegnare agli ospedali di tutta Europa. L’iniziativa nasce nell’ambito degli sforzi per contrastare la diffusione del coronavirus e fornire agli Stati membri le attrezzature necessarie.
A spiegare le funzionalità di questo innovativo sistema robotico di sanificazione è la dottoressa Seanne Nicole Sevier Azzolina, Clinical Risk Manager e coordinatore operativo dei Servizi generali: “Il robot è stato progettato allo scopo di ridurre la diffusione nell’ambiente di batteri e altri tipi di microrganismi nocivi possibili cause di malattie infettive, e disinfetta una stanza di medie dimensioni in appena 15 minuti”.
Il robot è dotato di lampade UV-C dall’azione germicida, in grado di uccidere il 99,9% di batteri, virus e miceti. A due metri di distanza sono sufficienti 24 secondi di esposizione per uccidere il virus sulle superfici. I raggi UV-C non esistono in natura e non possono essere attivati in presenza di persone per evitare il rischio dell’esposizione a queste fonti luminose, come le ustioni della pelle.
Il robot possiede particolari sensori per rilevare movimento e posizione degli oggetti, così da evitare gli ostacoli, e può essere utilizzato in modalità autonoma o manuale. Nella prima modalità, la macchina si dirige autonomamente verso la stanza e le apparecchiature da disinfettare, seguendo i punti di disinfezione precedentemente stabiliti. Nella seconda il robot è guidato da un operatore verso il luogo di disinfezione desiderato attraverso l’uso di un joystick in dotazione assieme al tablet di comando. Dallo stesso tablet è possibile rivedere le statistiche di utilizzo e monitorare i tempi e i luoghi d’azione.
“È dall’inizio dell’attività che poniamo una forte attenzione, quasi ossessiva, alla disinfezione e sanificazione della struttura, con rigide procedure e protocolli di formazione di tutto il personale, con turni h24 del personale addetto – spiega la dottoressa Valeria Giannotta, direttore amministrativo e operativo –. Questo ci ha permesso di essere una struttura a zero contagi, pur essendo un Covid hospital. La guerra contro il virus va combattuta minuto per minuto, con un’attenzione meticolosa: è l’unico vero aiuto che, tutti assieme, possiamo dare alla salute pubblica. Abbiamo desiderato acquistare un robot per perfezionare il nostro processo di sanificazione e grazie alla Commissione europea siamo riusciti ad averlo”.
La tecnologia robotica rafforza così il livello di sicurezza degli ambienti sanitari, un passo importante per contenere la diffusione del coronavirus: “Il robot – conclude il dottor Antonino Marchese, direttore sanitario – è parte del regolare ciclo di pulizia dell’ospedale e viene usato tutti i giorni per le pulizie delle aree comuni o per le stanze in dimissione. Prima della sanificazione viene perfezionata la rifinitura della stanza da parte del nostro esperto e al personale addetto alla sanificazione. Questo particolare processo si integra ai metodi di disinfezione classici senza sostituirli, migliorando l’opera dell’uomo”.
Redazione Nurse Times
Fonte: GVM
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