Riceviamo e pubblichiamo la replica della dott.ssa Anna Rosa Di Cintio, direttrice del Corso di Laurea in Infermieristica dell’Università di Tor Vergata, sede ACISMOM al nostro articolo del 19 agosto u.s. dal titolo “La coordinatrice del Cdl in infermieristica del San Giovanni Battista non iscritta all’albo Ipasvi” (VEDI)
In risposta alla vostra nota del 19 agosto 2017 e come già precisato dalla Presidente del Corso di Laurea, Prof.sa Rosaria Alvaro, si ribadisce che il Direttore del Corso di Laurea in Infermieristica del Sovrano Militare Ordine di Malta è la scrivente, Dott.sa Anna Rosa Di Cintio, già dall’anno 2002. Come evidente da sito ufficiale dell’Ateneo di Tor Vergata, sia il Regolamento Didattico sia la pagina dedicata alla sede, riportano solo il mio nome in qualità di Direttore del Corso. Valeria Gilestro, non è presente nell’elenco dei Docenti e Tutor assegnati al CdL dell’anno accademico 2016-2017 e non ha mai avuto alcun incarico di docenza.
Inoltre si ribadisce che non esiste alcun ruolo di coordinatore del Corso di Laurea in Infermieristica, in quanto non previsto da regolamento vigente del Corso stesso.
Negli anni passati, Valeria Gilestro ha coadiuvato la sottoscritta nello svolgimento dell’incarico di tirocinio clinico ufficialmente attribuito alla scrivente, in virtù del fatto che tutti i titolari di insegnamento universitario possono avvalersi di esperti in materia, sotto la propria diretta responsabilità.
Egregia dott.ssa Di Cintio,
riceviamo con favore le Sue puntuali precisazioni sul ruolo della dott.ssa Gilestro all’interno del Cdl in infermieristica dell’università Tor Vergata, sede San Giovanni Battista (acismom) da Lei diretto, come indicato sul vostro sito ufficiale al link www.ordinedimaltaitalia.org/acismom-infermieristica-attivita visibile in data odierna come mostra lo screenshot seguente:
Tuttavia, rispetto ai contenuti della sua preziosa nota ci vengono spontanee alcune ulteriori riflessioni, che di seguito formuliamo, così come abbiamo sottolineato nella nota pervenutaci dalla prof. Rosaria Alvaro (VEDI).
Nella sua nota afferma che “Negli anni passati, Valeria Gilestro ha coadiuvato la sottoscritta nello svolgimento dell’incarico di tirocinio clinico ufficialmente attribuito alla scrivente, in virtù del fatto che tutti i titolari di insegnamento universitario possono avvalersi di esperti in materia, sotto la propria diretta responsabilità”.
Difatti alcuni studenti che frequentano il corso di laurea presso quella sede confermano che la dott.ssa Gilestro è subentrata alla Dott.ssa Carovillano in seguito al suo pensionamento.
Gli stessi studenti confermano che la Gilestro si occupa dell’esame di tirocinio 1, come mostrano le immagini seguenti:
In questa immagine come potrete notare, la data riportata (29/09/2017) smentisce la sua dichiarazione “Negli anni passati, Valeria Gilestro ha coadiuvato la sottoscritta nello svolgimento dell’incarico di tirocinio clinico...”
Nulla da eccepire se non fosse che la dott.ssa Valeria Gilestro non risulta iscritta all’albo Ipasvi come si può constatare cliccando sul seguente link www.ipasvi.it/chi-siamo/ricerca-albo.htm.
Il principio di obbligatorietà dell’iscrizione all’albo trova conferma nella normativa vigente, non ultima la legge 43/2006.
La mancata iscrizione all’albo configura il reato, ex articolo 348 codice penale, di esercizio abusivo della professione: “chiunque abusivamente esercita una professione, per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato, è punito con la reclusione fino a sei mesi e con la multa da Euro 103 a Euro 516″, come ribadito nella circolare n. 12 del 2016 della Federazione Nazionale collegi Ipasvi (VEDI).
La stessa dott.ssa Valeria Gilestro come risulta nell’allegato, ha incarichi di insegnamento anche presso l’università “La Sapienza” di Roma (VEDI allegato) nel master in “Case management nella rete integrata dei servizi a favore dell’anziano
(Il Case Manager Geriatrico)”.
Chiediamo al direttore generale del San Giovanni Battista, dott.ssa Santaroni di garantire il rispetto della normativa vigente e vigilare sulla effettiva iscrizione all’albo ipasvi dei dipendenti della struttura da lei rappresentata.
Redazione NurseTimes
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