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Salute, religioni e culture: venerdì convegno a Padova. In diretta streaming su Nurse Times

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Salute, religioni e culture: venerdì convegno a Padova. In diretta streaming su Nurse Times
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L’iniziativa promossa del Collegio Ipasvi, ha l’obiettivo di essere un momento di incontro degli operatori sanitari, in un’epoca di profondi cambiamenti e contrassegnata da continui flussi migratori

PADOVA – I professionisti sanitari come costruttori di ponti per il dialogo tra culture e religiosi diverse. Più che un’ambizione questa immagine, rappresentata dal vice presidente del Collegio Ipasvi di Padova, Andrea Merlo, è una necessità per chi lavora in sanità. Un quadro di riferimento che cambia, a causa dei flussi migratori, con persone che se da una parte arricchiscono e riconfigurano la realtà italiana, dall’altra mettono di fronte i professionisti sanitari e tutti gli operatori che gravitano attorno al mondo della salute, ad essere padroni di nuove competenze. E anche in questo caso non si tratta di ragionamenti teorici, ma della stringente attualità quando una delle persone arrivata in Italia entra a contatto con il Sistema sanitario nazionale. “Salute, religioni e culture” di fatto si incontrano nel convegno (che NurseTimes trasmetterà in diretta streaming dalle ore 9) di domani venerdì 2 dicembre nella sala conferenze della Camera di Commercio di Padova, aperto a tutte le professioni sanitarie, agli studenti ma anche ai cittadini. Il Convegno, promosso dal Collegio IPASVI di Padova, patrocinato dalla Regione Veneto e dal Comune di Padova, vede la collaborazione, del Centro Servizio Volontariato provinciale di Padova, della Società Italiana di Sociologia Sanitaria, del Dipartimento di filosofia, sociologia, pedagogia e psicologia applicata dell’Università di Padova dell’Azienda Ospedaliera di Padova e ULSS 16, dall’associazione Professionisti Sanitari per l’Emergenza Onlus, dell’associazione AIT (infermieristica transculturale), dell’associazione Psicologi di Strada, dell’associazione Amministratori di sostegno e dell’associazione AVO.

“Lingue, fedi, modi di pensare, tradizioni e visioni della salute e della malattia diverse dalla nostra non sono elementi facili da affrontare, nemmeno se si è preparati, a maggior ragione lo sono se non lo si è” scrivono i promotori dell’iniziativa. “In questi momenti di crisi culturale e religiosa che vedono nelle differenze tra esseri umani sorgere paure, incomprensioni e talvolta odio reciproco, noi professionisti sanitari ci ritroviamo quotidianamente a dover costruire nuovi ponti di dialogo, mettendo come chiave di volta il voler assistere al meglio tutto il genere umano” spiega il responsabile del progetto, Andrea Merlo. “Salute religioni e culture” vuole essere un momento di incontro che porti i professionisti sanitari, ma non solo, a riflettere sulla propria cultura per arrivare a mettere in atto strategie e tecniche che consentano il rispetto delle culture altrui.

Il congresso è strutturato in presentazioni e tavole rotonde, ma un importante momento sarà quello della restituzione degli esiti di un indagine esplorativa svolta in questi mesi con il personale sanitario padovano. Una ricerca esplorativa che si è proposta di aprire uno spazio tra e con infermiere e infermieri nel quale far emergere ciò che viene dato per scontato nelle pratiche di cura, nello specifico, relativamente alla dimensione religioso-spirituale e più ampiamente alla dimensione culturale. In generale, si è cercato di portare l’attenzione al contatto con le alterità. “Questo convegno – si legge nel comunicato di presentazione – vuole diradare la nebbia che la non conoscenza ci fa vedere attorno agli altri, vuole portare le persone a vedere oltre le apparenze, oltre il pregiudizio e oltre lo stereotipo”. Gli infermieri di oggi devono poter disporre nella loro “cassetta degli attrezzi” delle competenze multi culturali così da poter erogare la miglior assistenza, qualunque sia il background culturale dell’assistito o del caregiver. Un’assistenza congruente con quelli che sono le proprie tradizioni culturali o le proprie credenze religiose è un diritto di ognuno, e l’infermiere trova queste indicazioni sia nella legge che nel suo codice deontologico.

1^PARTE DIRETTA

2^PARTE DIRETTA

3^PARTE

 

4^ PARTE

Salvatore Petrarolo

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