Il presidente della Rappresentana sindacale unitaria presso l’Azienda sanitaria locale del capoluogo pugliese stila per noi un bilancio del lavoro svolto finora.
Nel giugno scorso la Fials si era affermata alle elezioni Rsu 2022 dell’Asl Bari con 2.752 preferenze, ottenendo ben 30 seggi. Un eccellente risultato di gruppo, col quale aveva fatto il paio l’exploit personale di Francesco Dimiccoli, candidato più suffragato con 314 preferenze ed eletto presidente della Rsu Asl Bari con con 52 voti favorevoli e 9 contrari.
A sette mesi di distanza lo stesso Dimiccoli ha voluto stilare per noi un primo bilancio del lavoro svolto, evidenziando alcuni risultati già raggiunti. A cominciare dalla stabilizzazione del personale precario: “Abbiamo favorito la stabilizzazione di 380 lavoratori appartenenti a vari profili professionali a partire dal 1° gennaio. Ora aspettiamo la calendarizzazione dei contratti a tempo indeterminato da parte della gestione risorse umane dell’Asl Bari. Inoltre l’Azienda ha deliberato la proroga dei contratti fino a 36 mesi per il personale che non aveva maturato i requiusiti per la stabilizzazione in base alla Legge Madia, al Decreto legislativo 75/2017, articolo 20, comma 1, e alla Legge 234 del 30/12/2021, articolo 1, comma 268, lettera b”.
Altro traguardo tagliato è quello relativo al riconoscimento dei tempi di vestizione: “Alla luce dei tantissimi ricorsi in merito che Fials ha depositato all’autorità competente, il 28 ottobre scorso abbiamo raggiunto un accordo con l’Asl per una spesa pari a 8,5 milioni di euro. Tale accordo riguarda i ricorrenti dal 2014 al 31 dicembre 2022 e i non ricorrenti a partire dal 2017. Inoltre abbiamo sottoscritto un nuovo regolamento in materia di tempi di vestizione”.
Capitolo progessioni di carriera, sia verticali che orizzontali: “Per quanto concerne le progressioni verticali, in virtù del nuovo Ccnl andremo presto a individuare i profili a cui destinare il massimo consentito dalla normativa (tra il 20 e il 50%). Il primo bando, tra gennaio e febbraio, sanerà la posizione di chi possiede la qualifica di oss ma non è inquadrato come tale. Un atto dovuto, vista la carenza di operatori socio-sanitari. A rimorchio seguiranno i bandi relativi ad altre figure. In tema di progressioni orizzontali, invece, abbiamo ottenuto la modifica del regolamento in modo da far acquisire una progressione del 25% a coloro che non avevano fascia. Per loro è arrivato il riconoscimento dell’Asl dal 2018 in poi. Parliamo di circa 1.300 unità di personale”.
E per quanto riguarda gli incarichi di funzione? “Stiamo trattando con l’Asl. L’obiettivo è un accordo per l’indizione di bandi relativi al ruolo di Pta (professionale, tecnico e amministrativo, ndr), e al ruolo di personale sanitario e sociosanitario. Per quest’ultimo sono 138 gli incarichi da assegnare, mentre sono 28 quelli per il ruolo di Pta, come previsto dalla delibera di Giunta regionale del 2014”.
Infine le premialità Covid: “A dicembre abbiamo ottenuto il riconoscimento di un residuo pari al 35% circa per tutti gli aventi diritto. Invece a novembre abbiamo fatto liquidare i residui della produttività. Tutti questi risultati sono stati raggiunti in poco più di sei mesi dall’insediamento, e ciò non può che essere motivo di soddisfazione per la Rsu, a nome della quale ringrazio la direzione generale dell’Asl Bari, che ha dimostrato grande disponibilità”.
Redazione Nurse Times
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