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Roma, miracolo in Atac: ‘guarisce’ l’80% dei malati

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È accaduto in Atac, l’azienda dei trasporti del Comune di Roma: dopo delle visite mediche straordinarie imposte ai dipendenti, l’80% dei malati e degli inabili al lavoro è risultato miracolosamente guarito e… idoneo al servizio.

Nella paralizzante bufera che ha investito Roma e la giunta Raggi, inizia finalmente ad intravedersi qualche spiraglio di luce… un miglioramento nella gestione della città? Macché… di più, di più. Hanno mica tappato quei crateri sul manto stradale, dove se ci cadi dentro sei morto? Ma no… di più, di più! Hanno per caso reso più scorrevole il traffico del Grande Raccordo Anulare, dove se ci sali diciottenne riesci a uscirne solo all’età della pensione? Neanche per idea: molto di più.

Si tratta infatti di una luce intensa, accecante, mistica: un miracolo! Eh sì, avete capito bene: trattasi di un vero e proprio miracolo. D’altronde, solo un segno divino poteva sancire in qualche modo l’inizio della rinascita di ciò che era Roma e che ora sembra solo un abbozzo di città, abbandonata a sé stessa e ai suoi mali.

Che è successo? Una guarigione miracolosa, raccontataci da Il Messaggero. Ma non si è trattato di una persona che stava male e che a un certo punto è guarita dalla propria patologia… magari alzandosi dalla sedia a rotelle urlante e con le mani al cielo per ringraziare le sue divinità. Molto di più: trattasi di una guarigione collettiva!

Ma analizziamo i dettagli di questa celestiale vicenda. A Roma c’è l’Atac, l’Azienda per i Trasporti Autoferrotranviari del Comune. Tutti in città sappiamo cos’è, visto che per noi romani Atac=autobus; una specie di assioma senza tempo, con cui siamo cresciuti e che per noi rappresenta una assoluta certezza. Ricordo che una volta entrare a lavorare all’Atac, per chi aveva poca voglia di studiare, era un sogno… ma non era affatto facile: bisognava avere gli agganci giusti, essere raccomandato da qualcuno di importante e… avere qualche intoccabile santo in paradiso. Sì, bisognava anche avere le patenti di guida giuste e fare un concorso, ma questi erano solo dettagli.

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L’Atac ha tanti dipendenti, ben 11.000… spesso malati e impossibilitati a entrare in servizio, con tutti i disagi che ne derivano. Chissà quali atroci, indicibili e invalidanti malattie saranno causate dallo stare seduti su un morbido sedile a pilotare un autobus… va beh.

Fatto sta che a un certo punto, l’azienda romana ha deciso di effettuare dei controlli straordinari, tramite medici aziendali e del Cispi (Centro Italiano Sicurezza Prevenzione Informazione), su buona parte dei 160 dipendenti che avevano dichiarato di avere problemi fisici. Problemi tali da rendere impossibile il lavoro come conducenti o operai delle officine. E che, di conseguenza, erano stati “parcheggiati” dietro a qualche bella scrivania.

Ebbene… dopo le visite, che mi piace immaginare accompagnate da allucinazioni a sfondo mistico in stile fantozziano come annunciazione del miracolo, decine e decine di dipendenti Atac ritenuti “malati” sono miracolosamente guariti. Alleluia! Ma non finisce qui… dopo gli accertamenti medici, infatti, l’80% di questi è “miracolosamente risultato ideoneo” al servizio! Alleluia! E le disabilità temporanee? Sparite! Alleluia!

Queste le parole, convinte ed assertive (forse scherzose? Ma no…) di un funzionario dell’ufficio del personale dell’Atac: “Neanche a Lourdes succedono cose del genere”.
C’è però un guastafeste, apparso minaccioso dalle retrovie ed insinuatosi, con fare solenne ed inquisitore, nel momento di maggiore giubilo. Un ateo? Un islamico poco moderato? Una persona semplicemente invidiosa di cotanta gioia? Purtroppo no: ad attutire il delirio mistico collettivo, bloccando sul nascere ogni possibile idea di pellegrinaggio, ci ha pensato Francesca Rango, l’ormai ex capo del Personale della municipalizzata (dimissionaria insieme al direttore generale Rettighieri e all’amministratore unico Randolese); che non ha creduto alla guarigione di massa ed ha presentato un esposto alla Procura di Roma, per il forte sospetto di una truffa ai danni di Atac e dell’Inps.

Comunque sia… Alleluia!

Alessio Biondino

Fonte: Il Messaggero

Immagini: AutobuswebDark.pozadia

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