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Rinnovo contratto Sanità: il punto di vista della CGIL-CISL-UIL

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Contratto: infermieri non più ingabbiati nella fascia D, possibilità di carriera così come accade per i medici
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Si è tenuta in data 17 febbraio u.s. in Aran la trattiva sul rinnovo del contratto del comparto sanità. Abbiamo raccolto le posizioni dei vari sindacati impegnati nella trattativa. E’ la volta delle OO.SS CGIL – CISL – UIL

“E’ proseguita nella giornata odierna la trattativa con l’Aran per il rinnovo del contratto. Facendo seguito a quanto anticipato nella precedente riunione, nel tardo pomeriggio di ieri, l’Aran ci ha inviato il testo contenente le nuove proposte di modifica sul sistema degli incarichi, alcune delle quali abbiamo apprezzato essere in linea con le nostre proposte.

Di contro, dobbiamo evidenziare che sono ancora presenti nel testo posizioni ben poco condivisibili e, in alcuni casi, perfino in contrasto con il contenuto delle slides con le quali ci era stata presentata l’anteprima di tale sistema.

Nel dettaglio, il testo presentato prevede e conferma alcuni punti, quali:

  • l’attribuzione di un incarico a tutto il personale appartenente all’area dei professionisti sanitari e dei funzionari e a quella della Elevata Qualificazione (al momento vuota), con la previsione di un “incarico di Base di tipo professionale” per tutto il personale che, ad oggi, ha meno di 5 anni di servizio e/o per coloro che attualmente non rivestono nessun incarico;
  • L’incarico di base è automatico e non prevede valutazione individuale di fine incarico;
  • la possibilità, dopo 5 anni, di concorrere ad un incarico di media o elevata complessità sia di tipo organizzativo che professionale.
  • gli incarichi di coordinamento sono confermati e rientrano negli incarichi di tipo organizzativo, nel rispetto dei requisiti previsti dalla legge 43/2006 e di cui al CCNL 2016- 2018;
  • Sempre a regime si prevede la possibilità di assegnare incarichi di tipo professionale, di base, media ed elevata complessità anche per l’area degli assistenti e per l’area degli operatori di tutti i ruoli (amministrativo, tecnico, professionale, sociosanitario), in base ai modelli organizzativi aziendali.

A fronte di questo quadro complessivo, abbiamo ribadito con forza il nostro fermo dissenso in particolare sul fatto che:

  • per gli incarichi di elevata qualificazione e per quelli di funzione organizzativa viene ancora previsto come requisito di accesso la laurea magistrale/specialista, che invece rappresenta notoriamente il requisito di accesso alla dirigenza;
  • negli incarichi di tipo professionale dell’area sanitaria, contrariamente a quanto c’era stato precedentemente assicurato, non sono ancora rientrati nel testo proposto gli incarichi di specialista ed esperto;
  • sempre per gli incarichi di tipo professionale viene indicata per l’accesso una anzianità di servizio di cinque anni come requisito alternativo ai master della Legge 43/2006 – nel testo, pur confermando l’incarico di coordinamento, non viene fatto nessun richiamo specifico a questa funzione nella descrizione delle attività organizzative;
  • per gli incarichi di base nell’area dei professionisti e dei funzionari viene previsto solo una indennità fissa senza ulteriore possibilità di graduazione; – non compare per tutte le tipologie, al fine del computo dei periodi lavorati utili all’attribuzione degli incarichi, la valorizzazione dei periodi prestati presso strutture private convenzionate e accreditate;
  • per la tipologia di incarico professionale dell’area degli assistenti e di quella degli operatori abbiamo rilevato come il requisito di accesso dei 15 anni di anzianità per l’accesso sia troppo elevato;
  • non viene previsto uno specifico fondo per gli incarichi e, tantomeno, non si comprende con quali risorse si intendono finanziare gli incarichi di alta specializzazione introdotti dalla legge, per i quali -nel testo Aran- l’accesso dall’esterno prevede anche l’assegnazione contemporanea di un incarico.

In definitiva, pur ritenendo un importante risultato l’attribuzione di un incarico a tutti i futuri afferenti all’area dei professionisti e dei funzionari, riteniamo che il testo contenga ancora diversi punti da modificare e migliorare, sui quali ci siamo riservati ulteriori valutazioni unitarie all’esito dell’opportuno approfondimento del testo Aran.

Il prossimo incontro è stato fissato per il prossimo 22 Febbraio e sarà preceduto, come comunicatoci, dall’invio di un testo più complessivo su buona parte degli argomenti trattati finora.

Redazione NurseTimes

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