Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa della Confederazione Unitaria di Base (CUB) sul rinnovo del Ccnl.
La spesa sanitaria, nel nostro Paese, è strettamente vincolata alle priorità politiche del Governo e anche del maggior partito di opposizione. Rispettare i vincoli europei di bilancio e di finanziamento delle spese militari è divenuto obbiettivo irrinunciabile. Il rapporto tra Pil e spesa sanitaria rimane invariato, ma l’inflazione determina una riduzione oggettiva della spesa stessa.
Il confronto tra Governo e sindacati in relazione al rinnovo del Contratto nazionale della sanità pubblica risente drammaticamente della carenza di risorse messe a disposizione. Le proposte di incremento economico delle retribuzioni dovrebbero essere avanzate in relazione all’incremento del costo della vita, altri ragionamenti sono incomprensibili e inaccettabili. Qualsiasi proposta di incrementare le indennità professionali piuttosto che la paga base è da respingere, perché non incrementando la paga base non incidono in alcun modo sugli importi della futura pensione, del TFR e delle ferie.
Inoltre le indennità professionali che generano una differenza stipendiale tra profili professionali sanitari dello stesso livello sono irricevibili: l’approccio alle patologie è multidisciplinare, ogni profilo professionale contribuisce al raggiungimento della finalità di cura.
Non condividiamo l’introduzione della figura dell’assistente infermiere, in quanto è un modo per retribuire in maniera inferiore all’infermiere una nuova figura professionale delle cui azioni l’infermiere stesso sarà responsabile.
La proposta di incrementare il numero delle pronte disponibilità è da rifiutare, in quanto la salute degli operatori sanitari non può essere ulteriormente messa a rischio da proposte che violano il principio del giusto riposo psico/fisico. Tutelare i lavoratori della sanità è vitale anche per un servizio pubblico di qualità.
LE NOSTRE PROPOSTE
- INCREMENTO DELLE RETRIBUZIONI IN RELAZIONE AL COSTO DELLA VITA (recupero del potere di acquisto).
2. RADDOPPIARE l’INDENNITÀ DI PRONTA DISPONIBILITÀ CHE NON HA AVUTO ADEGUAMENTI DA ANNi.
3. RICONOSCIMENTO DEL DIRITTO ALLA MENSA PER OGNI TURNO CHE SUPERI LE 6 ORE E RIVALUTAZIONE DEL VALORE CORRISPETTIVO PER CHI USUFRUISCE DEL BUONO PASTO SOSTITUTIVO.
4. LE PRONTE DISPONIBILITÀ MENSILI NON DEVONO ESSERE PIÙ DI 5. OBBLIGO DI RIVALUTAZIONE DELLA DOTAZIONE ORGANICA DI OGNI REPARTO E SERVIZIO IN OSSERVANZA DI LINEE GUIDA NAZIONALI, CON INCREMENTO DEFINITO DELLA DOTAZIONE IN CASO DI OPERATORI CHE USUFRUISCONO DI RIDUZIONI DI ORARIO O LIMITAZIONE DI MANSIONE (part-time/ Legge 104/ congedi parentali).
5. UN NUOVO SISTEMA DI VALUTAZIONE DOVE GLI OPERATORI SANITARI VALUTINO SIA GLI INCARICATI DI FUNZIONE DI COORDINAMENTO (ex coordinatori) E DI POSIZIONE (ex posizione organizzativa). L’ATTUALE SISTEMA È ANACRONISTICO E CONTROPRODUCENTE.
6. RICONOSCERE IL CARATTERE DI LAVORO USURANTE DEI DIPENDENTI DELLA SANITÀ IN RELAZIONE A SPECIFICHE CONDIZIONI LAVORATIVE COME I TURNI DI NOTTE IN UN NUMERO NON SUPERIORE A 50 E LO STRESS LAVORO CORRELATO A UN RAPPORTO INSUFFICIENTE TRA CARICHI DI LAVORO (ad esempio il numero dei posti letto) E DOTAZIONE ORGANICA.
Redazione Nurse Times
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