Modena – Nel tentativo di portare un sollievo tangibile a coloro che affrontano sfide quotidiane causate dalla sclerosi sistemica e dalla fibrosi polmonare, l’Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena ha lanciato un progetto innovativo chiamato “Respira-Mo-insieme agli animali”. L’iniziativa si propone di valutare i benefici dell’interazione tra pazienti e animali, con particolare attenzione a Jack, il protagonista a quattro zampe.
Il progetto, guidato dal direttore generale Claudio Vagnini, mira a esplorare come la presenza di animali possa influenzare positivamente non solo la sfera psicologica dei pazienti ma anche la loro condizione fisica.
La sclerosi sistemica, una patologia cronica rara con eziologia sconosciuta, e la fibrosi polmonare idiopatica, caratterizzata da cicatrici che irrigidiscono i polmoni, rappresentano sfide complesse per i pazienti. Senza terapie definite, questi individui devono affrontare quotidianamente difficoltà anche nelle azioni più semplici.
Il progetto prevede quarantacinque incontri, ciascuno della durata di circa un’ora e un quarto, durante i sei mesi di prova che si estenderanno fino a giugno del 2024. Ogni attività coinvolgerà due operatori e il prezioso compagno a quattro zampe, Jack. La speranza è che quest’iniziativa possa umanizzare le cure e offrire un momento di sollievo a pazienti che spesso si trovano a isolarsi durante i trattamenti.
Claudio Vagnini, direttore generale dell’Aou di Modena, afferma: “Le sensazioni durante i periodi di malattia rimarcano l’importanza di una sanità capace di sperimentare nuovi approcci per affrontare la sofferenza della persona nella sua complessità.”
La pet therapy dimostra di essere particolarmente utile per i pazienti affetti da fibrosi polmonare idiopatica, offrendo un importante influsso positivo sulla loro qualità di vita.
Margherita Carretti, operatrice di pet therapy coinvolta nel progetto, sottolinea: “Parliamo di animali buoni e allegri, quando ci riferiamo ai cani. Non giudicanti. Non si curano dell’aspetto del paziente, ma cercano di concentrarsi su quello che può offrirgli.”
Il progetto pilota “Respira-Mo-insieme agli animali” si propone di accompagnare i pazienti nel loro percorso con la malattia, prestare attenzione anche agli aspetti dell’anima e cogliere appieno il significato di “prendersi cura della persona”. In un momento in cui la routine è stata spazzata via, questo progetto offre una finestra sul mondo e un’opportunità di svago per coloro che devono affrontare disabilità forti e limitazioni nella quotidianità.
La speranza è che l’approccio umanizzante e l’interazione con gli amici a quattro zampe possano contribuire a migliorare la qualità della vita di coloro che vivono con malattie complesse, offrendo una boccata d’aria fresca in mezzo alle sfide quotidiane.
Redazione Nurse Times
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