Il nuovo network, promosso dalla Italian Nurses Society, offre assistenza agli infermieri italiani già presenti o intenzionati a trasferirsi oltremanica.
È nei momenti di instabilità e incertezza sul futuro che una comunità si stringe e moltiplica le sue forze, attraverso la coesione. Questo il pensiero emerso al termine del primo incontro della Italian Nurses Society, la prima associazione di infermieri italiani nel Regno Unito, tenutosi a Birmingham il 26 gennaio scorso.
L’idea si è immediatamente trasformata in azione. Facendo seguito alla proposta dei due membri della Society, Erika Nelli e Luigi Andreoli, è infatti nato INS tutors, network di supporto peer to peer in cui 25 infermieri volontari, tra i più esperti della comunità infermieristica presente in Gran Bretagna, ma anche alcuni “oriundi” italiani, si sono offerti di fornire supporto e consulenza ai colleghi presenti nel Regno Unito e a quelli che, nonostante le incertezze della Brexit, intendono andare oltremanica, o magari ci sono arrivati da poco.
Il network offrirà assistenza diretta (attraverso le piattaforme di messaggistica, oltre che di persona), ma anche rimandando ad altri professionisti, per problematiche attinenti alla professione e ad aspetti burocratici per il recruitment o per consulenze specifiche in ambito legale o fiscale, fornendo quindi un orientamento a tutti gli infermieri che intendano richiederlo.
Distribuiti in tutta l’Inghilterra, gli INS tutors sono suddivisi in un gruppo di coordinamento generale e in quattro sezioni territoriali: Nord, Midlands e Galles, area di Londra, Sud. Un’estensione è presente anche in Irlanda, grazie all’opera infaticabile e preziosa di Antonio Caracallo, autore del blog “Un infermiere a Dublino”.
Il network non è chiuso, ma aperto al contributo di tutti i volontari. La sua creazione è solo la prima delle iniziative che la comunità riunita nella Italian Nurses Society intende realizzare per la valorizzazione della comunità infermieristica italiana nel Regno Unito e per la promozione in Italia dei principi e dell’organizzazione del nursing britannico.
Luigi D’Onofrio
Lascia un commento