Da un incontro tra le parti è emersa piena concordia sulla necessità che il negoziato, dopo tre anni di attesa, sia chiuso in tempi brevi.
Le Regioni e le organizzazioni sindacali “condividono una forte preoccupazione per la sostenibilità economico-finanziaria del rinnovo contrattuale” dei lavoratori del comparto sanità, “considerando anche la delicata situazione dei bilanci regionali a causa dei costi per la gestione della pandemia sostenuti dalle Regioni, che non hanno trovato adeguata copertura”.
E’ quanto si legge in una nota congiunta dopo l’incontro tra Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza delle Regioni, Davide Carlo Caparini, presidente del Comitato di settore Regioni-Sanità, Serena Sorrentino, segretario di Cgil Fp, Maurizio Petriccioli, segretario Cisl, e Maria Vittoria Gobbo, segretario Uil-Fpl Sanità pubblica.
I rappresentanti delle Regioni e delle organizzazioni sindacali registrano “il clima positivo con cui sta proseguendo il lavoro del tavolo contrattuale in Aran”, ma allo stesso tempo evidenziano “un quadro preoccupante, se si considerano anche i costi contrattuali per la sottoscrizione di un Ccnl adeguato alle professionalità a cui si riferisce e la rigidità del Fondo sanitario nazionale previsti dalla Legge di Bilancio”.
Regioni e organizzazioni sindacali “chiedono quindi al Governo la disponibilità a individuare congrue risorse finanziarie per la sostenibilità dei costi legati ai rinnovi”. Si tratta, aggiungono, “di un’esigenza imprescindibile per concludere rapidamente il negoziato per il rinnovo del Ccnl e fornire così risposte, dopo tre anni di attesa, alle lavoratrici e ai lavoratori della sanità che hanno affrontato la grave situazione emergenziale”.
Redazione Nurse Times
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