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Il “Re” delle bufale online rilancia e punta alla par condicio, AVIS prende le distanze

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Il "Re" delle bufale online rilancia e punta alla par condicio, AVIS prende le distanze
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Ha fatto il giro del web il post pubblicato da Ermes Maiolica, “Re” delle bufale online

Nel post veniva rappresentata una infermiera in completo intimo e con una siringa tra le mani, oggi arriva il post con l’infermiere sexy

Molte critiche sono piovute nel profilo di Ermes Maiolica, molti infermieri non hanno apprezzato la bufala creata come campagna marketing per AVIS.

L’infermiera in intimo con chiaro richiamo allo stereotipo dell’infermiera sexy ed affiancato ad un post in cui veniva chiaramente scritto “con noi potrai fare: seghe al lavoro”, non è piaciuto alla comunità infermieristica.

Non sono piaciuti neanche i commenti che sono arrivati nel post pubblicato da Ermes, in cui spesso gli utenti di Facebook hanno descritto e commentato in forma poco decorosa la figura dell’infermiera.

Oggi l’autore italiano delle bufale online rilancia, creando un post che rappresenta un infermiere in slip, per fortuna, è stata almeno eliminata la scritta “con noi potrai fare: seghe al lavoro”.

L’AVIS dopo aver inizialmente ringraziato l’autore, oggi ha preso le dovute distanze da un post a sfondo sessista e sessuale  riservandosi di tutelare l’immagine dell’Associazione con forme e modi efficaci.

“In un post ieri abbiamo spiegato che un manifesto sulla donazione di sangue creato in rete da un personaggio legato a bufale informatiche non ha nessun legame ufficiale con AVIS.

Abbiamo ricevuto molti commenti a questo riguardo, anche da infermieri che ritenevano la loro professione sminuita…

Se non lo sappiamo noi quanto è importante il lavoro degli infermieri, con i quali condividiamo etica ed impegno tutti i giorni.

Abbiamo cercato di gestire il problema del falso manifesto su due livelli, uno pubblico sul tema “so che stai scherzando ma non esagerare’ ed uno privato dove abbiamo chiesto di togliere il nostro logo, che nessuno è autorizzato ad usare, da quell’immagine.

Pensavamo che sarebbe bastato a evitare dispiaceri. Ribadiamo che non si tratta di una nostra campagna, che abbiamo chiesto che il logo venisse rimosso, stiamo aspettando che ciò avvenga.

Con la massima serenità e senza perdere di vista il fatto che facebook è grande e comprende tante visioni, non sempre in linea con gusti e opinioni di ciascuno di noi.

Aggiungiamo che, nonostante le nostre (per ora) garbate proteste, oggi è stato pubblicato un secondo manifesto. A questo punto ci riserviamo di tutelarci in altro modo con forme più efficaci”.

 

L’invito ad Ermes resta, siamo sicuri che la sua fantasia possa produrre campagne marketing più efficaci e divertenti.

Francesco Molinari

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