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Quarantennale della Dichiarazione di Alma Ata sull’assistenza sanitaria primaria

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Quarantennale della Dichiarazione di Alma Ata sull'assistenza sanitaria primaria
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La Dichiarazione di Alma Ata sull’assistenza sanitaria primaria ((EN) Alma Ata Declaration on primary health care) venne adottata alla Conferenza Internazionale sull’assistenza sanitaria primaria tenuta il 6-12 settembre 1978 ad Alma Ata, ex-Unione Sovietica

Per quanto riguarda la politica della salute internazionale, fu l’evento più importante degli anni ’70. La conferenza fu organizzata dalla OMS/Organizzazione Pan Americana della Salute, dall’UNICEF, e patrocinata dalla Unione Sovietica. La Dichiarazione di Alma Ata, sottolinea l’importanza della attenzione primaria della salute come strategia per ottenere un miglior livello di salute della popolazione. Il suo motto fu: Salute per tutti entro il 2000.

La Conferenza espresse la necessità urgente di azioni da parte di tutti i governi, degli operatori della salute, e della comunità internazionale, per proteggere e promuovere il modello di attenzione primaria della salute, per tutti gli individui del mondo.

In questa conferenza parteciparono 134 paesi e 67 organizzazioni internazionali, con l’assenza importante della Repubblica Popolare Cinese

La Conferenza Internazionale formulò dieci punti in una Dichiarazione

  1. La Conferenza ribadisce con forza che la salute, stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplicemente assenza di malattia o infermità, è un diritto umano fondamentale e riafferma che il raggiungimento del maggior livello di salute possibile è un risultato sociale estremamente importante in tutto il mondo, la cui realizzazione richiede il contributo di molti altri settori economici e sociali in aggiunta a quello sanitario.
  2. L’enorme disparità esistente nello stato di salute delle persone, in modo particolare tra i paesi sviluppati e quelli in via di sviluppo ma anche all’interno delle nazioni, è inaccettabile dal punto di vista politico, economico, sociale e rappresenta una preoccupazione comune a tutti i paesi.
  3. Lo sviluppo economico e sociale, basato su un Nuovo Ordine Economico Internazionale, è di importanza fondamentale per raggiungere appieno la salute per tutti e per ridurre il divario tra lo stato di salute dei paesi in via di sviluppo e quello dei paesi sviluppati. La promozione e la tutela della salute delle persone è indispensabile per un intenso sviluppo economico e sociale e contribuisce a una miglior qualità della vita e alla pace mondiale.
  4. Le persone hanno il diritto e il dovere di partecipare individualmente e collettivamente alla progettazione e alla realizzazione dell’assistenza sanitaria di cui hanno bisogno.
  5. I Governi sono responsabili della salute dei propri cittadini: essa può essere raggiunta solo mettendo a disposizione adeguate misure sanitarie e sociali. Nei prossimi decenni un obiettivo sociale essenziale dei governi, delle organizzazioni internazionali e dell’intera comunità mondiale dovrebbe essere il raggiungimento, entro l’anno 2000, di un livello di salute che permetta a tutti i popoli del mondo di condurre una vita socialmente ed economicamente produttiva. L’assistenza sanitaria primaria è la chiave per conseguire questo risultato dentro la cornice dello sviluppo in uno spirito di giustizia sociale.
  6. L’assistenza sanitaria primaria è costituita da quelle forme essenziali di assistenza sanitaria che sono basate su tecnologie e metodi pratici, scientificamente validi e socialmente accettabili, che sono rese accessibili a tutti gli individui e alle famiglie nella comunità grazie alla loro piena partecipazione, che sono realizzate a un costo che la comunità e la nazione possono sostenere in ogni fase del proprio sviluppo in uno spirito di autonomia e di autodeterminazione. L’assistenza sanitaria primaria è una parte integrante sia del sistema sanitario di un paese, del quale rappresenta la funzione centrale e il punto principale, sia del completo sviluppo sociale ed economico della comunità. Essa rappresenta la prima occasione di contatto degli individui, della famiglia e della comunità con il sistema sanitario nazionale, portando l’assistenza sanitaria il più vicino possibile ai luoghi di vita e di lavoro, e costituisce il primo elemento di un processo continuo di assistenza sanitaria.
  7. L’assistenza sanitaria primaria:
    • riflette e si sviluppa dalle condizioni economiche e dalle caratteristiche socioculturali e politiche di un paese e delle sue comunità; essa si fonda sull’applicazione dei risultati significativi ottenuti dalla ricerca sociale, biomedica e nei servizi sanitari e sull’esperienza maturata in sanità pubblica;
    • affronta i principali problemi di salute nella comunità, fornendo i necessari servizi di promozione, prevenzione, cura e riabilitazione;
    • comprende almeno: l’educazione sui principali problemi di salute e sui metodi per prevenirli e controllarli; la promozione di un sistema di approvvigionamento alimentare e di una corretta alimentazione; un’adeguata disponibilità di acqua sicura e il miglioramento delle condizioni igieniche fondamentali; l’assistenza sanitaria materna e infantile, compresa la pianificazione familiare; l’immunizzazione contro le principali malattie infettive; la prevenzione e il controllo delle malattie endemiche locali; un appropriato trattamento delle malattie e delle lesioni più comuni; la fornitura dei farmaci essenziali;
    • coinvolge, oltre al settore sanitario, tutti gli altri settori e aspetti dello sviluppo nazionale e della comunità che sono collegati, in particolare l’agricoltura, la zootecnica, la produzione alimentare, l’industria, l’istruzione, l’edilizia, i lavori pubblici, le comunicazioni e altri settori; inoltre necessita del coordinamento delle attività tra tutti questi settori;
    • richiede e promuove al massimo l’autonomia dell’individuo e della comunità e la partecipazione alla progettazione, organizzazione, funzionamento e controllo dell’assistenza sanitaria primaria stessa, usando appieno le risorse locali, nazionali e le altre disponibili; per questo fine sviluppa, attraverso un’adeguata educazione, la capacità delle comunità a partecipare;
    • dovrebbe essere sostenuta da sistemi di riferimento integrati, funzionali e di supporto reciproco che portano a un progressivo miglioramento dell’assistenza sanitaria globale per tutti e danno priorità a coloro che sono maggiormente nel bisogno;
    • a livello locale e ai livelli di riferimento l’assistenza sanitaria primaria dipende dagli operatori sanitari, comprendendo di volta in volta i medici, gli infermieri, le ostetriche, il personale ausiliario e gli operatori di comunità, come pure dalle figure professionali tradizionali quando necessario: essi devono essere adeguatamente preparati, dal punto di vista sociale e tecnico, a lavorare come una squadra per la salute e a rispondere ai bisogni di salute espressi della comunità.
  8. Tutti i governi dovrebbero formulare a livello nazionale politiche, strategie e piani d’azione per diffondere e sostenere l’assistenza sanitaria primaria come parte dell’intero sistema sanitario nazionale e in modo coordinato con gli altri settori. A questo scopo, sarà necessario esercitare una volontà politica, mobilitare le risorse del paese e usare razionalmente le risorse esterne disponibili.
  9. Tutte le nazioni dovrebbero agire in uno spirito di stretta cooperazione e di servizio per garantire a ciascuno l’assistenza sanitaria primaria, dal momento che il raggiungimento della salute da parte delle persone di un qualsiasi paese interessa direttamente e rappresenta un beneficio per tutte le altre nazioni. In questo contesto il rapporto congiunto sull’assistenza sanitaria primaria curato dall’OMS e dall’UNICEF costituisce una solida base per lo sviluppo e le attività ulteriori dell’assistenza sanitaria primaria in ogni parte del mondo.
  10. Un accettabile livello di salute per tutte le persone del mondo può essere raggiunto entro l’anno 2000 grazie a un migliore e più completo uso delle risorse mondiali, una parte considerevole delle quali è oggi destinata agli armamenti e ai conflitti militari. Un’autentica politica di indipendenza, di pace, di distensione e di disarmo potrebbe e dovrebbe liberare risorse aggiuntive che potrebbero essere ben destinate a scopi pacifici e in particolare all’accelerazione dello sviluppo sociale ed economico: all’assistenza sanitaria primaria, come parte essenziale di tale sviluppo, dovrebbe essere assegnata una quota adeguata delle risorse rese disponibili.

Risultati

La Dichiarazione di Alma Ata sull’assistenza sanitaria primaria non conseguì la meta della salute per tutti entro l’anno 2000, in quanto, a detta dei detrattori, mancarono la volontà medica, politica ed ideologica. Attualmente i sistemi sanitari sono ancora più manchevoli di quelli esistenti nel 1978, con la creazione di un sistema di salute mista: per la classe povera il sussidio statale, molte volte deficitario, e per le classi alte, l’alternativa privata. Non ultimo non è posta sufficiente attenzione alla integralità della salute, si preferiscono benefici parziali a basso costo, (ad esempio vaccinazione per tutti, pianificazione famigliare, monitoraggio dell’accrescimento dei bambini, attenzione all’allattamento materno, …) tralasciando la salute in toto, o peggio ancora si dà più attenzione alla salute riparativa.

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