Mercoledì 15 marzo si terrà nella sede dell’IRST un seminario finalizzato ad approfondire i temi relativi all’introduzione, nella pratica infermieristica, di competenze avanzate in oncologia
MELDOLA – Per le competenze avanzate in oncologia per adesso c’è da prendere lezione dal Regno Unito. E non è un caso che arriveranno d’Oltre Manica autorevoli professionisti della comunità scientifica a testimoniare come si sia rinnovata la pratica infermieristica in oncologia. L’appuntamento è per mercoledì 15 marzo a Meldola, in provincia di Cesena-Forlì, nella sede dell’Istituto Tumori della Romagna con il seminario dal titolo “Infermiere specialista responsabile dei percorsi clinico-assistenziali di onco-ematologia: ruolo, responsabilità e indicatori di impatto”.
Una full immersion (dalle 15,30 alle 18), un’occasione di confronto e approfondimento su un tema così attuale con due autorevoli professionisti provenienti dal Regno Unito: Catherine Oakley, presidente uscente dell’Oncology Nursing Society (UKONOS) e Amanda Shewbridge della Guy’s and St. Thomas’ NHS Foundation Trus di Londra. L’obiettivo dichiarato del seminario è quello di presentare il nuovo modello organizzativo dell’Istituto Tumori della Romagna e la definizione delle aree di responsabilità dell’infermiere specialista, i requisiti, le competenze e gli indicatori di impatto: tutti aspetti che saranno confrontati con una realtà internazionale consolidata condividendo anche le prospettive future.
“La figura dell’infermiere con competenze specialistiche avanzate – spiegano dal Servizio sanitario regionale Emilia Romagna – sta assumendo un ruolo sempre più significativo sia nel percorso terapeutico del paziente che nel miglioramento dell’efficienza del sistema della cure. Questa figura professionale ricopre un ruolo nevralgico che necessita di una sempre maggiore preparazione e specializzazione”. E nell’ambito dell’Istituto Tumori della Romagna ha trovato piena espressione l’evoluzione della figura professionale infermieristica: “E’ stato implementato – si legge in un comunicato stampa – un modello organizzativo sperimentale che vede l’introduzione della figura dell’infermiere specialista nei gruppi multidisciplinari di patologia che si realizza attraverso il coordinamento dei percorsi clinico-assistenziali di onco-ematologia e il coinvolgimento attivo negli studi clinici. Tale progetto, per la professione infermieristica, rappresenta un importante cambiamento culturale e, allo stesso tempo, un significativo contributo specialistico-professionale a disposizione dei pazienti”.
Salvatore Petrarolo
Foto: web
Lascia un commento