Riceviamo e pubblichiamo una nota a cura degli interessati, che si definiscono “figli di un dio minore”.
Punto della situazione:
- La Puglia ha emesso il bando del concorso per infermieri a dicembre del 2019, per poi impiegarci due anni per portare a termine tutte le prove, pubblicando la graduatoria finale a dicembre 2021 (in altre realtà del nord i concorsi vengono completati in 5-6 mesi “anche meno” attingendo immediatamente dalle graduatorie pubblicate in brevissimo tempo).
- Durante questi due anni la Puglia, considerando il fabbisogno, non ha fatto altro che assumere personale a tempo determinato, producendo una marea di precari che ad oggi attraverso le stabilizzazioni stanno scavalcando la graduatoria di chi quel concorso lo ha superato.
- Alcuni dicono che gli idonei delle graduatorie concorsuali, non essendo vincitori ma idonei, non hanno diritto alla chiamata a tempo indeterminato (questi alcuni sono coloro che non hanno mai partecipato ad un concorso e che quindi non sanno che al nord a differenza della nostra regione invece, tutte le graduatorie vengono smaltite in breve tempo attingendo anche e soprattutto dagli idonei).
- Gli Infermieri aventi diritto alla stabilizzazione a sfavore di noi idonei sono ad oggi circa 2.500, ma non è tutto. Ve ne sono altri 1.500 che pur non avendo maturato i requisiti, la regione ha pensato bene di prorogare tutti i contratti ai fini della stabilizzazione, mentre per noi idonei neanche le briciole di tutto ciò.
PS: La delibera regionale emessa dalla stessa regione Puglia il 12 dicembre 2022, richiama la legge (il rispetto di quanto stabilito dall’articolo 35, comma 3-bis del D.Lgs. 165/2001, secondo il quale, al fine di salvaguardare l’accesso dall’esterno, le risorse destinabili per le stabilizzazioni di cui trattasi non potranno superare, assieme a quelle di reclutamento speciale a regime di cui allo stesso articolo 35, comma 3-bis del D.Lgs.165/2001 ed ogni altra forma di reclutamento dall’interno, il 50% delle risorse complessivamente programmate per l’assunzione di personale in conformità ai vigenti PTFP 2020-2022).
La legge di cui sopra, evidenzia che le aziende devono utilizzare il 50% delle risorse per le stabilizzazioni mentre il restante 50% per consentire l’accesso del personale dall’esterno. In questo caso gli esterni siamo noi idonei al concorso, siamo quelli che hanno superato un regolare concorso pubblico!
Oggi chiediamo:
Se la Regione adotterà e rispetterà la legge del 50%.
Se la graduatoria scorrerà e quando inizierà a scorrere.
Vogliamo sapere perché la regione si è dimenticata di noi e perché non ci considera. Di noi che pur avendo superato il concorso della vita il quale, attraverso la tanto agognata chiamata, ci consentirebbe di riabbracciare la nostra amata terra e i nostri cari. Noi intanto ce nestiamo zitti, buoni, ma soprattutto esiliati al Nord. Siamo pronti a tornare e soprattutto siamo pronti a portare la nostra esperienza curriculare nelle aziende ospedaliere della nostra amata regione Puglia, considerando il fatto che il Covid-19 lo abbiamo combattuto anche noi altri.
Redazione Nurse Times
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