Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma dell’avvocato Fabio Amici, presidente del Comitato Trasparenza e Anticorruzione, nonché vicepresidente delle associazioni di volontariato dell’INRCA. In allegato la Proposta di legge a firma di Marco Stella, consigliere regionale della Toscana.
Secondo alcune recenti sentenze della Corte Costituzionale (es. sentenza n. 84/2022 dell’8/03/2022), la proroga delle graduatorie dei concorsi regionali per infermieri, oss e altre qualifiche sanitarie è di competenza legislativa residuale delle Regioni, anziché di competenza dello Stato.
La proroga delle graduatorie dei concorsi pubblici risponde infatti alla necessità, particolarmente attuale anche alla luce degli impegni derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea, di contenimento della spesa pubblica, evitando gli ingenti costi e i notevoli sforzi organizzativi che deriverebbero dall’espletamento di una nuova procedura concorsuale, ma soprattutto abbattendone i tempi, consentendo di realizzare l’azione amministrativa con celerità e speditezza, corollari (se non presupposti) del principio di buon andamento.
Inoltre, attingere da una graduatoria consolidata e non più impugnabile dinanzi al giudice amministrativo riduce, sin quasi azzerandolo, il rischio di contenzioso.
L’opportunità di utilizzare le “vecchie” graduatorie è evidenziata anche dalla Sezione di controllo della Corte dei Conti della Sardegna nella Deliberazione n. 85/2020, laddove si afferma “l’opportunità di obliterare i tempi e i costi impliciti nella gestione di un concorso e la necessità di tutelare le legittime aspettative dei candidati che hanno comunque superato un giudizio di idoneità”.
Perché continuare a chiedere la proroga delle graduatorie a Governo Italiano e non procedere con legge regionale, come stanno facendo la Regione Toscana e la Regione Marche?
Il Governo italiano avrebbe potuto disporre la proroga delle graduatorie in questione con il Decreto Milleproroghe… Non lo ha fatto, deludendo le aspettative di molte Regioni, dei sindacati e dei numerosi professionisti collocati nelle graduatorie.
Risulta inoltre che il Governo recentemente non ha accolto la richiesta di proroga delle graduatorie della Conferenza delle Regioni. L’unica strada rimasta percorribile per ottenere la proroga della graduatoria è dunque la legge Regionale.
Auguriamoci che i presidenti delle Regioni, gli assessori alla Sanità, i consiglieri regionali si impegnino attivamente per l’urgente emanazione di leggi regionali di proroga almeno annuale delle graduatorie dei concorsi regionali. Per il bene dei cittadini e… dell’erario regionale. Coraggio, si può fare.
“La Société a le droit de demander compte à tout Agent public de son administration” (art. XV della Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino del 26 agosto 1789).
ALLEGATO: Proposta di legge del consigliere Marco Stella (Regione Toscana)
Redazione Nurse Times
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