Riceviamo e pubblichiamo l’appello rivolto dal sindacato all’assessore al Welfare della Regione Lombardia (foto).
Egregio assessore, con la presente la scrivente organizzazione sindacale Fials Milano area metropolitana viene a chiedere un incontro urgente riguardante la problematica attuale dei pronto soccorso milanesi. Da mesi riceviamo segnalazioni da parte degli operatori sanitari, in primis infermieri e oss, che lamentano situazioni lavorative difficili, che mettono a rischio la buona esecuzione delle pratiche giornaliere, ma soprattutto la salute dei cittadini lombardi che si recano nei pronto soccorso.
Da tempo, causa sovraffollamento dei pronto soccorso, dovuto al periodo influenzale ma anche alla carenza di personale sanitario, assistiamo a scene in cui il personale sanitario non riesce a gestire neanche le normali operazioni di routine. Gli infermieri sono costantemente sottoposti a carichi di lavoro stressanti, salti di riposo e situazioni demansionanti, che si ripercuotono sugli utenti che accedono al pronto soccorso.
Ormai assistiamo quotidianamente ad articoli di giornale che parlano di questo problema, a volte anche a scene in cui gli stessi operatori, causa i numerosi tempi di attesa, sono sottoposti a ingiurie, fino ad arrivare a colluttazioni con i pazienti e parenti. Basta vedere gli episodi successi nei pronto soccorso dell’Ospedale Bassini, del Sacco, fino ad arrivare agli ultimi successi a Gallarate.
La Fials Milano area metropolitana, in rappresentanza degli oltre 2mila iscritti presenti sul territorio di Milano e provincia, è molto sensibile a questa tematica e pensiamo ci sia bisogno di un’azione immediata risolutiva della problematica. Il personale sanitario non può continuare a subire passivamente questa situazione, motivo per cui le chiediamo un incontro urgente.
Come segreteria Fials, sappiamo e riconosciamo l’impegno in favore degli operatori sanitari e per risolvere le problematiche della sanità lombarda, motivo per cui siamo consapevoli in un riscontro positivo in merito alle nostre richieste.
Redazione Nurse Times
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