La pandemia ha cambiato il mondo che abbiamo sempre conosciuto, questo è il tempo del cambiamento, del pensare e agire insieme.
In questi giorni abbiamo letto la testimonianza di una collega, che ci ha molto colpito perché a differenza di molte altre aveva il sapore di un grido d’aiuto, di un urlo che non DEVE restare inascoltato.
A più di un anno da quel maledetto 22 febbraio 2020, che ha dato inizio alla pandemia COVID 19, le opinioni sulla professione sono state le più diverse.
Eravamo eroi, siamo diventati untori.
Avevamo la precedenza al supermercato, adesso dobbiamo stare attenti a dire che siamo infermieri per non essere insultati.
Venivamo applauditi e adesso veniamo aggrediti.
Prima premiati e ora ignorati.
Siamo la professione che in questa pandemia più di tutte è stata colpita in termini professionali e umani.
E’ arrivato il momento di smettere di auto commiserarsi, aspetto purtroppo tipico di noi infermieri, ma di dire BASTA, non siamo più disposti a subìre.
La nostra professioni risente ancora del retaggio culturale della sottomissione, del servizio all’altro della cosiddetta “missione”.
E’ il momento di fare il salto di qualità, di dimostrare che siamo professionisti che mettono al centro la persona e i suo bisogni, che basa il suo agire sulle conoscenze e competenze, con un ruolo ben preciso e normato che ci deve rendere sempre più autonomi.
Siamo in un momento storico in cui gli Operatori Socio Sanitari con i quali lavoriamo tutti i giorni e che sono parte fondamentale delle nostre èquipe assistenziali, hanno la necessità di essere valorizzati più con una revisione del loro attuale profilo che con percorsi formativi che ripercorrono gli errori del passato.
Nel contempo gli stessi infermieri stanno ancora lottando per un riconoscimento della formazione post base soprattutto nell’ambito clinico assistenziale.
Allora crediamo sia arrivato il momento di dire BASTA alle chiacchiere, BASTA ai tanti proclami, BASTA al “si è sempre fatto così”, BASTA ai personalismi e protagonismi, BASTA ricerca di capri espiatori, BASTA autocommiserazione.
E’ arrivato il momento di iniziare un necessario cambiamento che deve essere portato avanti giorno per giorno.
Uniamoci e pensiamo a noi, non cerchiamo di servire per avere qualche misero ritorno, serviamo noi stessi per ottenere quello che gli altri non ci daranno mai.
Siamo forti e uniti saremo fortissimi, siamo la struttura portante del sistema sanitario!
Nella nostra provincia siamo più di 2000, un numero sufficiente per poter cominciare quel percorso di cambiamento che non vuol essere solo propagandato, ma realizzato.
Buona giornata dell’Infermiere!
A nome del Gruppo Infermieri “Voglio Ordine”
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