Secondo il MIC&PS (Movimento Infermieri Campania & Professioni sanitarie) una soluzione è possibile ed è contenuta nella Costituzione!
Riprendiamo il comunicato inviato a questa redazione da Francesco Ferrari leader del movimento.
Negli ultimi mesi si parla tanto di stabilizzazione dei lavoratori precari. Governo e sindacati ne fanno uno spot politico, come se stessero lottando contro un male piovuto dal cielo.
Ma chi ha permesso che le pubbliche amministrazioni si riempissero di precari?
Le leggi che lo hanno permesso sono state emanate da coloro che adesso vogliono salvarci. E i sindacati che adesso vogliono tutelare i propri iscritti sono gli stessi che hanno permesso per almeno un decennio che i lavoratori vivessero in uno stato di incertezza.
Ma la Costituzione che in tanti vogliono cambiare parla chiaro e contiene già la soluzione: l’accesso all’impiego nelle pubbliche amministrazioni deve avvenire tramite concorso pubblico.
Il ricorso al lavoro a tempo determinato deve essere minimo e riguardare solo casi eccezionali.
In nessun caso si può ricorrere al lavoro precario per integrare gli organici a lungo termine.
Per questo motivo l’unica strada percorribile per abbattere il precariato è quella già prevista dalla legge: bandi di mobilità volontaria per titoli con scorrimento delle graduatorie fino al loro esaurimento e successivo concorso pubblico per titoli ed esami.
Solo così si può abbattere la spesa pubblica (un precario assunto tramite agenzia costa il 40% in più) e garantire una qualità della vita dignitosa sia a chi vuole avvicinarsi alla propria città di appartenenza tramite mobilità sia a chi, dopo selezione meritocratica, potrà finalmente diventare un lavoratore a tempo indeterminato.
Qualsiasi altro provvedimento lede i diritti dei lavoratori.
In Campania questa battaglia è portata avanti dal MIC&PS
(Movimento Infermieri Campania & Professioni sanitarie).
MIC&PS
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