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Prato, neonato ricoverato in Terapia intensiva: la madre aveva mangiato ostriche crude al ristorante cinese

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Prato, paziente armato di pistola minaccia gli infermieri di triage
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All’origine dei sintomi, ricollegabili a una sepsi meningococcica, ci sarebbe una tossinfezione alimentare della mamma. Il ristorante è stato chiuso.

Appena venuto al mondo, quasi due settimane fa, è stato ricoverato nel reparto di Terapia intensiva neonatale dell’ospedale Santo Stefano di Prato, dove si trova tuttora per una serie di sintomi poi ricollegati a una sepsi meningococcica. La rarissima infezione sarebbe dovuta al plesiomonas shigelloides, batterio della famiglia delle vibronacee, presumibilmente contratto a seguito di una tossinfezione alimentare della madre.

“L’indagine ha evidenziato che la madre, pochi giorni prima del parto, aveva consumato un pasto a base di crostacei e ostriche crude presso un noto ristorante cinese di Sesto Fiorentino”, spiega il dottor Luca Cianti, che ha condotto l’indagine epidemiologica. Dato che spesso le tossinfezioni da plesiomonas shigelloides si originano a seguito del consumo di ostriche“abbiamo disposto l’immediato sopralluogo nel ristorante, trovandolo in gravissime condizioni di degrado e di sicurezza alimentare”, prosegue l’esperto.

Un sopralluogo che si è concluso, come riferito dal dottor Cianti, con un provvedimento di sospensione dell’attività del ristorante, col sequestro di circa 500 chilogrammi di prodotti di provenienza ignota o comunque conservati in maniera errata e con l’emanazione di provvedimenti sanzionatori e l’avvio di un procedimento penale.

Il batterio plesiomonas shigelloides si trova in natura nell’acqua dolce, in alcune specie di crostacei e in molti animali, ma viene ritrovato, senza causare particolari sintomi, anche nell’intestino umano. I neonati sono vulnerabili alle infezioni perché il loro sistema immunitario non è ancora “maturo” e non può difenderli da patogeni che in genere non sono particolarmente pericolosi.

Gli specialisti dell’ospedale Santo Stefano hanno sottolineato l’importanza di evitare il consumo di cibi crudi in gravidanza, anche nei periodi considerati più sicuri. Nella prima parte della gestazione, infatti, alcuni patogeni possono causare gravi malformazioni al feto o portare all’aborto spontaneo. Ma un’infezione trasmetta poco prima, durante o dopo il parto, come in questo caso, può originare quadri clinici comunque drammatici per il neonato.

Redazione Nurse Times

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