Per un giorno Lucia Di Furia ha smesso i panni del manager per dare respiro all’unico dottore del reparto.

Per dare respiro all’unico medico in servizio al Pronto soccorso dell’ospedale di Polistena (Reggio Calabria, che non aveva avuto il cambio turno, ha indossato il camice bianco e garantire regolarmente l’assistenza ai cittadini. Lei è Lucia Di Furia, commissario dell’Asp Reggio Calabria, che dopo i concitati momenti seguiti dall’intervento dei carabinieri è giunta personalmente in reparto e per un giorno si è trasformata da manager in medico.
A segnalare i disagi generati dalla carenza di personale era stato nei giorni scorsi il direttore sanitario ospedaliero Francesco Nasso, attraverso una lettera inviata ai vertici dell’Asp in cui annunciava: “Stante la grave e ripetutamente segnalata criticità del personale del servizio di Anestesia e rianimazione, dovendo garantire la continuità assistenziale in Terapia intensiva, vengono sospese tutte le attività chirurgiche programmate, differibili e procrastinabili fino a nuove disposizioni”.
Il sindacato Fsi Usae ha espresso apprezzamento per il gesto del commissario, “ma contestualmente – ha aggiunto il segretario territoriale Emanuela Barbuto – chiediamo al governatore Occhiuto, in qualità di commissario alla sanità regionale, la risoluzione della carenza di personale in tempi rapidi”.
Redazione Nurse Times
- Tribunale di Cosenza riconosce il diritto ai buoni pasto per tutti i turnisti oltre le sei ore
- Coina: “Sanità italiana sempre più alla deriva. Senza investimenti veri sui professionisti, non saremo in grado di affrontare le sfide future”
- Mangiacavalli (Fnopi): “È il momento dell’infermiere di famiglia e comunità. Indispensabile attivare formazione specialistica”
- Malattie croniche, Iss: “Il 18% degli adulti e il 57% degli over 65 ne ha una”
- Inappropriatezza assistenziale, rischio infettivo e responsabilità professionale: la detersione fecale non rientra nel profilo dell’infermiere
Lascia un commento