Sono centinaia le cause intentate dai lavoratori della sanità per farsi riconoscere il tempo per indossare la divisa che secondo tantissime recenti sentenze sono da considerare “tempo lavorativo”
Solo qualche giorno fa pubblicavamo la sentenza emessa il 17 giugno u.s. (VEDI articolo) che ha confermato la stessa della Corte d’appello del Tribunale di Trento condannando l’Apss al rimborso (circa 6.000 euro) delle spese legali e al risarcimento per circa 3.000 euro del tempo di lavoro impiegato nelle operazioni di vestizione e svestizione.
Un’altra sentenza (numero 3901-2019) della Corte di Cassazione (arrivata dopo una lunghissima diatriba legale iniziata nel 2007) condannava l’ospedale di Orvieto (VEDI articolo) al pagamento dei tempi di vestizione rimborsando anche gli ultimi cinque anni.
Tocca anche all’ASUR pagare 5 anni di arretrati ai 300 lavoratori dell’Area vasta 3, in gran parte infermieri e operatori socio sanitari, che hanno vinto la causa intentata dalla Cisl Fp Marche per il riconoscimento del tempo di vestizione e svestizione della divisa da lavoro.
Dieci minuti per indossare la divisa e altri dieci per toglierla. E’ la pronuncia del giudice del lavoro di Macerata, un tempo che dovrà ora essere retribuito.
Il giudice con la sentenza n. 174/2019 del 2 luglio u.s. ha accolto la tesi dell’avvocato patrocinante dei circa 300 ricorrenti, tutti dipendenti dell’Area Vasta 3.
“E’ stata una vittoria piena ed incontrovertibile – dicono Paola Ticani (segretaria regionale) e Luca Talevi (segretario generale Cisl Fp) -, in quanto il giudice non solo ha accolto la richiesta dei circa 300 ricorrenti patrocinati dalla Cisl Fp di considerare 10 minuti in entrata e 10 minuti in uscita per ogni turno svolto dal 2009 ad oggi, come effettivo orario di lavoro ma ha anche condannato l’Asur al pagamento delle spese processuali. L’ostinazione non giuridicamente fondata, con le quali la direzione generale Asur ma anche la Regione, affronta le problematiche del tempo di vestizione e svestizione del personale dipendente, sta portando nel tempo, sentenza dopo sentenza, ad onerose sconfitte giudiziarie. E’ chiaro infatti che la posizione assunta dall’Asur di opporsi alla richiesta dei lavoratori è del tutto errata come dimostrano decine e decine di sentenze vinte dai dipendenti ormai in tutta Italia. Il giudice ha riconosciuto il pagamento anche di tutti gli arretrati fino a 5 anni indietro. La Fp Cisl Marche, alla luce di questa importante sentenza, chiederà il riconoscimento di quanto dovuto per tutti i lavoratori, con la divisa, dell’Asur che sono quasi 8mila su tutti i tavoli sindacali e legali. Ora – concludono -, attendiamo che l’Area vasta 3 liquidi le somme spettanti ai lavoratori che ne hanno pieno diritto”.
Redazione NurseTimes
Immagine: Cisl FP
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