Si è svolto il giorno 30/06/15 presso la Casa Divina Provvidenza di Bisceglie (BT) il convegno organizzato dal Collegio IPASVI BAT sul PICC, il catetere venoso centrale ad inserzione periferica. Il convegno ripreso da un’emittente televisiva, rilancia l’importante ruolo dell’infermiere all’interno dei Picc team, un servizio televisivo utile alla promozione dell’immagine del professionista infermiere.
Il PICC (peripherally inserted central catheter) è un catetere in silicone o in poliuretano che viene inserito all’altezza del terzo medio del braccio (v.basilica, brachiale o cefalica) e che raggiunge la Vena Cava Superiore posizionando l’estremità distale nella giunzione cavo-atriale. Per accedere ai vasi periferici più profondi e di diametro maggiore si utilizza una puntura eco guidata, si identifica cioè il vaso con un ecografo e si effettua una puntura con un ago ecogenico (ovvero rilevabile agli ultrasuoni). Il PICC è indicato per terapie infusionali di medio-lungo termine (1-6 mesi) e consente tutti gli utilizzi tipici dei cateteri venosi centrali “classici”ovvero la misurazione della PVC, l’ infusione di soluzioni ipertoniche (osmolarità superiore a 800 mOsm/litro) e la somministrazione di farmaci basici, acidi ,vescicanti o irritanti sull’endotelio.
Il PICC consente inoltre lo stesso tipo di terapie infusionali di un CVC a breve termine inserito mediante puntura diretta della vena giugulare interna, succlavia, o femorale con i seguenti vantaggi:
- evita il rischio di complicanze meccaniche all’inserzione, tipico della puntura venosa centrale diretta;
- basso rischio di complicanze batteriemiche;
- minor rischio di trombosi venosa centrale;
- può essere posizionato da personale infermieristico adeguatamente addestrato in quanto non necessita di competenze di tipo anestesiologico o chirurgico;
- può essere utilizzato anche in modo discontinuo, senza aumentare il rischio di complicanze ostruttive o infettive e può essere utilizzato sia in ambito intra-ospedaliero che extra-ospedaliero.
Il convegno, articolato in una fase teorica e una pratica, ha visto coinvolti tra medici e infermieri numerosi professionisti della salute che hanno fornito importanti nozioni circa i principi generali nella scelta del catetere venoso centrale e periferico, tecniche di posizionamento e prevenzione delle complicanze.
Nozioni mirate, come ha riferito il Dott. P. Dormio, non all’addestramento di tutto il personale infermieristico al posizionamento del PICC (limitato al PICC TEAM) ma all’informazione sulla gestione ormai quasi esclusivamente di tipo infermieristico.
Altrettanto importante è stata la sessione pratica che ha visto i partecipanti impegnati in tre diverse isole di addestramento tra cui una per l’impianto di PICC su simulatore, una per l’utilizzo dell’ecografo e una per la gestione dei cateteri MIDLINE,PICC e PORT. L’incontro ha inoltre posto l’attenzione sul sempre più ampio utilizzo del PICC in ambito domiciliare e sul conseguente ampliamento del campo di competenza infermieristica in cui il Professionista della Salute svolge un ruolo fondamentale non solo nella gestione ma anche nell’informazione e nell’educazione del paziente e dei familiari.
Il PICC rappresenta oggi uno dei dispositivi più sicuri e affidabili per la somministrazione endovenosa a lungo termine di farmaci e nutrienti, soprattutto per le cure a domicilio. Esso si configura così come un’importante innovazione tecnologica che ha cambiato l’approccio al sistema venoso del paziente espandendo e valorizzando ulteriormente la Professione Infermieristica.
Angelica Galantino
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