Il Fatto Quotidiano dà notizia di un’inchiesta del canale britannico Channel 4. Polemiche anche sulla lenta distribuzione dei vaccini in Africa.
Ha del clamoroso la voce messa in circolo da alcuni media britannici e riportata in Italia dal Fatto Quotidiano: “Pfizer pagava gli esperti per screditare AstraZeneca”.
Si legge sul giornale di casa nostra: “Un’inchiesta del canale britannico Channel 4, anticipata da alcuni quotidiani di Londra, ha rivelato che il costo di produzione del vaccino Pfizer-BioNTech è bassissimo: 76 centesimi di sterlina (89 centesimi di euro), mentre il prezzo di vendita applicato al governo del Regno Unito è di 22 sterline (25,7 euro). La società ha risposto spiegando che la stima è priva di senso, perché non tiene conto, ad esempio, della spesa per la ricerca e per la distribuzione. I costi complessivi di produzione del vaccino restano però segreti, così come i prezzi di vendita agli Stati”.
Sempre secondo Channel 4 e il Daily Mail, “la compagnia americana è stata accusata di aver pagato degli esperti per screditare il vaccino britannico”. Non solo: “Alcuni relatori di un seminario tenutosi in Canada l’anno scorso hanno sostenuto che il prodotto di Astrazeneca, oltre a non essere efficace su persone immunodepresse, può far insorgere tumori”.
Intanto continuano le polemiche anche sulla lenta distribuzione dei vaccini in Africa. Il Fatto Quotidiano racconta come Strive Masiyiwa, miliardario dello Zimbabwe che coordina il team di vaccinazione dell’Unione Africana, abbia spiegato al Financial Times il modus operandi della compagnia: “Alla fine del 2020, ha raccontato, si era accordato per la consegna di 2 milioni di dosi per iniziare a vaccinare il personale sanitario africano (5 milioni di persone), ma il contratto non arrivava. ‘Continuavano a dirmi: la settimana prossima. Così siamo arrivati ad aprile’”.
Redazione Nurse Times
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