L’interessato può chiedere la cessazione del provvedimento all’Ordine professionale territorialmente competente. L’obbligo vaccinale resta comunque in vigore fino a fine anno.
Importante novità in merito al personale sanitario sospeso per non essersi vaccinato, ma guarito dal coronavirus. La introduce il nuovo Decreto Riaperture, secondo il quale “in caso di intervenuta guarigione l’Ordine professionale territorialmente competente, su istanza dell’interessato, dispone la cessazione temporanea della sospensione sino alla scadenza del termine in cui la vaccinazione è differita, in base alle indicazioni contenute nelle circolari del ministero della Salute (probabilmente quattro mesi, stante alle indiscrezioni di fonte ministeriale)”.
E ancora: “La sospensione riprende efficacia automaticamente qualora l’interessato ometta di inviare all’Ordine professionale il certificato di vaccinazione entro e non oltre tre giorni dalla scadenza del predetto termine di differimento”. Ricordiamo che, sempre in base al nuovo Decreto Riaperture, l’obbligo vaccinale per il personale sanitario (categoria considerata più a rischio) e per le visite nelle Rsa rimarrà in vigore fino al 31 dicembre 2022.
Redazione Nurse Times
- Diritto di critica in sanità: la Cassazione ridefinisce i confini tra denuncia e mobbing
- Rsa anziani: ancora nessun rinnovo del contratto Anaste
- Asl Cuneo 2: avviso pubblico per un posto da infermiere pediatrico
- Approvato l’aggiornamento del Codice Deontologico: nuove linee guida per la professione infermieristica
- Clamoroso errore al Policlinico Umberto I di Roma: scambiano i vetrini delle biopsie e rimuovono la mandibola a un paziente
Lascia un commento