Due infermiere ed un medico geriatra rischiano di essere condannati a sei mesi di reclusione con l’accusa di omicidio colposo.
Tre anni e mezzo fa, un paziente di 81 anni si suicido gettandosi da un terrazzino del padiglione Albertoni del policlinico Sant’Orsola.
Per la procura, i tre professionisti sarebbero stati negligenti nel sorvegliare l’anziano, ricoverato in seguito ad una broncopolmonite. L’anziano, affetto da tempo da una sindrome depressiva, era stato ritrovato pochi minuti prima dell’estremo gesto da due operatori socio-sanitari sullo stesso terrazzino dal quale si è poi lanciato nel vuoto.
Anche per questi ultimi è scattata l’accusa di omicidio colposo, ma per loro è stata chiesta l’assoluzione, in quanto dopo aver fatto rientrare l’81enne avevano immediatamente avvisato il medico e le infermiere, che avevano richiesto per l’uomo un consulto psichiatrico.
Nessuna negligenza sarebbe stata contestata pertanto ai due OSS, mentre per le infermiere ed il medico la negligenza sarebbe conseguente al fatto di “non aver sorvegliato in modo continuativo l’anziano o comunque di non averlo immobilizzato in attesa della visita psichiatrica”.
L’unico intervento che venne materialmente fatto fu quello di chiudere le tapparelle e lasciare successivamente l’anziano solo nella stanza, dove era presente solo un altro paziente 92enne che dormiva. Il legale della vedova e del figlio dell’81enne, Roberto D’Errico, ha chiesto una provvisionale di 50.000 euro a testa per i suoi clienti.
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