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Parto Naturale & Nuove Linee Guida O.M.S.

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Parto Naturale & Nuove Linee Guida O.M.S. 1
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La Gravidanza non va intesa come una malattia, bensì come un percorso itinerante per la donna alla quale erogare assistenza favorendo la gestazione con distinta competenza ed efficaci strategie assistenziali (VEDI)

L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha realizzato una guida altamente aderente alle diverse aspettative, domande e percorsi assistenziali relativi alla donna gravida, da eseguire in fase pre-natale. La guida è anche rilevante per i professionisti sanitari che erogano assistenza alla gestante (Infermieri, Medici, Ostetriche….).

La peculiarità di queste ultime linee guida OMS contemplano la donna come persona, valutando i fattori emotivi, psicologici e culturali, e non più solo l’aspetto legato alla clinica.

La qualità e le nozioni educative prevedute nel documento sostengono la donna nella programmazione di  uno dei momenti più importanti della vita: la nascita

I 22 punti che esprimono pietre miliari di utilità e si rilevano buone pratiche sono:

  1. Pianificare dove e chi sarà presente alla nascita, insieme alla donna durante la gravidanza, questo piano va fatto conoscere al marito / compagno e, se del caso, alla famiglia.
  2. Effettuare una valutazione del rischio della gravidanza durante l’assistenza prenatale, da rivalutare ad ogni contatto con il sistema sanitario e durante il travaglio.
  3. Monitorare il benessere fisico ed emotivo della donna durante il travaglio, il parto, e al termine del processo di nascita.
  4. Dare da bere durante il travaglio e il parto.
  5. Rispettare la scelta informata del luogo di nascita.
  6. Fornire assistenza durante il travaglio e il parto restando però in disparte ma sempre mantenendo al sicuro e rassicurando la donna.
  7. Rispettare il diritto delle donne alla vita privata nel luogo del parto.
  8. Supportare con empatia durante il travaglio e il parto.
  9. Rispettare la scelta delle donne e dei compagni durante il travaglio e il parto.
  10. Dare alle donne tutte le informazioni e spiegazioni che desiderano.
  11. Operare dei metodi non invasivi e non farmacologici per dare sollievo dal dolore durante il travaglio, come massaggi e tecniche di rilassamento.
  12. Monitorare il feto con auscultazione intermittente.
  13. Usare solo materiali monouso e un’adeguata decontaminazione dei materiali riutilizzabili durante il travaglio e il parto.
  14. Utilizzare i guanti durante l’esame vaginale, durante la consegna del bambino e nella gestione della placenta.
  15. Lasciare piena libertà di posizione e di movimento durante il travaglio.
  16. Promuovere la posizione non supina in travaglio.
  17. Monitorare lo stato di avanzamento del travaglio.
  18. Effettuare una profilassi con ossitocina nel terzo stadio del travaglio nelle donne con un rischio di emorragia post-partum, o che si verifichi una piccola quantità di perdita di sangue.
  19. Garantire la sterilità durante il taglio del cordone.
  20. Prevenire l’ipotermia del neonato.
  21. Garantire il precoce contatto pelle a pelle tra madre e figlio e sostenere l’avvio dell’allattamento al seno entro 1 ora dopo il parto in conformità con le linee guida dell’OMS sull’allattamento.
  22. Esaminare la placenta e le membrane.

Per ciò che concerne al parto naturale è bene conoscere che ci sono cose che ormai vanno sfatate in quanto danno ed inefficaci come ad esempio:

  1. Uso di routine del clistere.
  2. Uso di routine della rasatura del pube.
  3. Posizionamento della flebo durante il travaglio.
  4. Infusione di liquidi attraverso la flebo.
  5. Uso della posizione supina durante il travaglio.
  6. Esame rettale.
  7. Uso di raggi X a livello pelvico.
  8. Somministrazione di ossitocina in qualsiasi momento prima del terzo stadio, fa si che l’effetto può non essere controllato.
  9. Uso di routine della posizione litotomica con o senza staffe durante il travaglio.
  10. La manovra di Valsalva (spinta volontaria, eseguita esercitando una forte pressione verso il basso) durante la seconda fase del travaglio.
  11. Massaggio e stretching del perineo durante la seconda fase del travaglio.
  12. Uso di pastiglie di ergometrina nella terza fase del travaglio per prevenire o controllare le emorragie.
  13. Uso di routine di ergometrina per via parenterale nel terzo stadio del travaglio.
  14. Lavaggio di routine dell’utero dopo il parto.
  15. Visita di routine (esplorazione manuale) dell’utero dopo il parto.

Tali pratiche devono essere completamente bandite nella routine e dalla forma mentis degli operatori!

CALABRESE Michele

Sitografia e Bibliografia:

www.who.int

www.eticamente.net

 

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