Dopo la favorevole sentenza di primo grado, l’Arnas Civico ha avuto ragione anche in appello.
La Corte d’Appello di Palermo ha dichiarato legittimo il licenziamento di un operatore socio-sanitario disposto dalla direzione generale dell’Arnas Civico perché sprovvisto della qualifica che aveva invece dichiarato di possedere per ricoprire l’incarico. Dopo la decisione del giudice del lavoro in primo grado, l’oss aveva presentato ricorso per chiedere l’annullamento del provvedimento.
Anche in appello, però, il risultato non è cambiato. I giudici hanno infatti confermato quanto stabilito dalla precedente pronuncia, ritrenendo il ricorso infondato per via delle false attestazioni fornite dal dipendente, che al momento della firma del contratto di lavoro non aveva conseguito il titolo di operatore socio-sanitario.
Redazione Nurse Times
Rimani aggiornato con Nurse Times, seguici su:
Telegram – https://t.me/NurseTimes_Channel
Instagram – https://www.instagram.com/nursetimes.it/
Facebook – https://www.facebook.com/NurseTimes. NT
Twitter – https://twitter.com/NurseTimes
- Tutte le novità del CCNL Sanità 2022-2024: 172,37 euro per tredici mensilità e arretrati medi attorno ai 1.200 euro
- CCNL Sanità 2022-2024 firmato: le dichiarazioni di Nursing Up, Nursind, Fials, Cgil, Cisl e Uil
- Sanità in stallo: Nursing Up accusa il Governo “Promesse evaporate, infermieri messi da parte”
- Milano: la grande fuga degli infermieri dalla Lombardia verso Svizzera, Dubai e oltre
- Suicidio assistito in Italia: quando l’ASL riconosce i requisiti per la morte volontaria
Lascia un commento