In collegamento con i maggiori centri mondiali per interventi di chirurgia della sordità. E’ successo all’ospedale pediatrico Meyer, dove il nuovo primario di Otorinolaringoiatria ha eseguito tre operazioni in ‘teleconferenza’ con altre sale operatorie di tutto il mondo.
È accaduto il 9 maggio nella sala operatoria dell’ospedale pediatrico Meyer dove il nuovo primario di Otorinolaringoiatria, Franco Trabalzini, ha eseguito tre operazioni collegato in streaming con i maggiori centri mondiali per interventi di chirurgia della sordità. Gli interventi, rispettivamente la ricostruzione del sistema di trasmissione del suono su due pazienti di 12 e 11 anni che hanno perso l’udito a causa di infezioni ricorrenti e l’innesto di un impianto cocleare di ultima generazione su un bimbo di 5 anni che soffre di sordità profonda, sono stati quindi realizzati grazie al consulto in tempo reale con altri 20 colleghi che erano in altrettante sale operatorie del mondo (Olanda, Brasile, Spagna, Regno Unito, Francia, Germania, Belgio, Dubai e Polonia). Gli specialisti si sono potuti così confrontare, scambiare considerazioni e quesiti ed hanno soprattutto potuto condividere tra loro procedure di alta chirurgia in una vera e propria teleconferenza via web.
Tutto ciò è stato possibile grazie al potenziamento della dotazione tecnologica e all’avanzato sistema di trasmissione video di cui sono state dotate ora ben cinque delle sette sale operatorie del dell’ospedale pediatrico toscano, che la Fondazione Meyer ha finanziato con 360 mila euro.
Un autentico salto nel futuro, quindi: grazie alla duttilità e flessibilità di questo moderno sistema, che allinea il Meyer ai maggiori centri internazionali, è possibile infatti riprendere gli interventi chirurgici in tutte le loro fasi. I fotogrammi vengono acquisiti da microscopi, apparecchi per video-endoscopia e telecamere miniaturizzate (poste anche nella lampada scialitica per la ripresa del campo operatorio).
Il ‘regista’, che decide quali immagini condividere, è il chirurgo che può effettuare tale azione con semplici manovre durante l’intervento chirurgico. Così spiega il dott. Trabalzini:
“Lo streaming è ormai una pratica consolidata nei centri di eccellenza internazionali. Prima per assistere alle operazioni bisognava viaggiare da un centro all’altro, salendo e scendendo da tanti aerei. Ora ci colleghiamo in video web”.
Fonte: Redattore Sociale
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