Le candidature spontanee presso l’Ospedale del Mare di Ercolano sembrano già aver avuto iniziare nonostante la struttura non abbia aperto i battenti.
Le telecamere nascoste utilizzate dagli inviati di “Striscia la notizia“ avrebbero infatti smascherato un giro di tangenti che permetterebbe a molti infermieri di ottenere il tanto desiderato posto fisso presso l’Ospedale del Mare di Ercolano.
Il tutto possibile grazie ad un oblazione dell’importo di 10.000 euro a favore di un famigerato politico.
Il nominativo non è stato divulgato ed il volto dello stesso è stato coperto nelle immagini anche se le forze dell’ordine pare abbiano richiesto le immagini originali poiché per il politico si tratterebbe, tecnicamente, di una “reiterazione” del presunto reato: il professionista sarebbe stato dal 2010 al 2015 anche presidente del consiglio comunale. Difatti sarebbe già da tempo è nel mirino della Procura.
“Ma in tutti i settori per l’Ospedale del Mare, eh… Ci sono tantissime richieste. Non solo Infermieri, manutenzione, logistica, sicurezza, tutto… Ormai è una presa della Bastiglia”.
Il politico si vanta ignaro delle microcamere nascoste di Striscia la Notizia quando fa il suo ingresso il reporter di canale 5.
Lo stesso Luca Abete, autore del servizio televisivo, avrebbe fornito gli elementi necessari per l’identificazione: “È consigliere comunale di una importante città vesuviana, è stato presidente del consiglio comunale“.
La lunga scena dell’incontro tra il politico e la donna, con figlia, che si rivolgono a lui per essere aiutate ad ottenere un posto di lavoro all’Ospedale del Mare assume caratteristiche disarmanti. L’intero incontro si svolge nello studio del dirigente che parrebbe essere un avvocato di professione.
La prima richiesta di denaro sottobanco non si fa attendere. La motivazione sarebbe quella di distribuire, a suo dire, posti di lavoro “a tempo indeterminato”. “Dieci”, detta lui, secco. E la signora. “Dieci cioè…”. E lui: “Diecimila”. Euro. “Sì”. E la signora: “E come, prima di tutta l’operazione? E dove, poi, in una busta?”. Lui quasi si spazientisce: “In una busta, dove vuole. E certo sì, prima dell’operazione. Io mi fido di lei, nessuno deve sapere come sua figlia è entrata e non lo dice a nessuno. E lei si fida di me”.
Il politico prosegue: “Cioè io forse non sono onesto materialmente, ma sono onesto intellettualmente”.
All’improvviso arriva la doccia gelata che corrisponde all’ingresso dell’inviato della trasmissione di Antonio Ricci. Abete si presenta come inviato di Striscia, nello stesso studio, chiedendo informazioni riguardanti le interessanti offerte. Lui si nega, poi dice: “Ma non è che lo faccio per me!”.
Oltre alle ormai costanti irregolarità concorsuali, gli Infermieri italiani devono avere a che fare anche con la corruzione ed i comportamenti criminali di molti dirigenti e politicanti. Come è possibile arginare questo dilagante fenomeno?
Simone Gussoni
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