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Orario di lavoro: F.s.i. dopo la diffida inviata a tutte le aziende sanitarie, pronti a denunciare le irregolarità

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Bonazzi

La Federazione Sindacati indipendenti (Fsi-Usae) nella persona del suo segretario generale Adamo Bonazzi che nei giorni scorsi aveva formalizzato una diffida a tutte le aziende sanitarie e ospedaliere, invitandoli a rispettare la direttiva europea sull’orario di lavoro, si dice pronto ad avviare i controlli e denunciare le irregolarità.

“Le aziende devono compiere tutte le azioni necessarie a garantire la salute, la sicurezza e l’integrità psicofisica dei lavoratori e il rispetto delle norme in materia di orari di lavoro. Rammentiamo anche che non sarà più possibile sopperire ai turni con delle finte reperibilità”. 

Intanto i Direttori Generali del Ssn chiedono fondi certi e deroghe, consapevoli delle gravi conseguenze che l’adozione immediata della misura potrebbe avere sugli Ospedali e sui servizi socio sanitari nei territori di tutto il paese e che risulta impossibile garantire, con il solo personale in servizio, tutte le prestazioni erogate fino a oggi. L’applicazione in pieno della normativa europea significherebbe, per i dirigenti sanitari, scegliere tra la garanzia dei servizi e il rispetto della legalità. Infatti, l’alternativa è rischiare di incorrere, insieme ai responsabili di Dipartimento e di Unità complessa, nelle pesanti sanzioni previste dalla legge stessa.

Con una mozione approvata dalla 2° Assemblea Nazionale, ad Arezzo, i Direttori Generali di aziende sanitarie di FIASO e Federsanità-Anci chiedono che si metta in atto immediatamente un percorso virtuoso che preveda al contempo:

  • forme di alleggerimento delle situazioni di stress provocate dal blocco delle assunzioni con risorse effettivamente aggiuntive, apertura sul tema del tavolo contrattuale,
  • immediata e urgente sospensione della validità dell’art. 14 fino a quando non si realizzino queste condizioni.

Sulla questione è intervenuto Adamo Bonazzi, il Segretario generale FSI-USAE che nel corso di un incontro ha dichiarato: “Siamo  scandalizzati ma non stupiti dalle richieste che i Direttori generali delle aziende sanitarie ed ospedaliere  associate a FIASO e Federsanità-Anci hanno trasfuso nella loro mozione congressuale.

Finiti gli anni di allegra gestione in cui hanno sfruttato il personale sanitario scaricandogli  addosso tutto il peso delle loro inefficienze, sapevano benissimo tutti quanti che l’applicazione della legge europea sugli orari, sui turni di servizio e sui riposi sarebbe entrata in vigore. Ma era più semplice vivere nell’inerzia e continuare a scaricare il problema sul personale.  Ora che hanno paura delle sanzioni personali e che si trovano la nostra diffida sulle spalle,  piangono e  vorrebbero una ulteriore  proroga. Fanno ridere. Sapevamo che avrebbero cercato in tutti i modi di scansare il problema e per questo abbiamo proceduto senza indugio a diffidarli e saremo vigili su quanto accade e denunceremo le irregolarità.

Non vogliamo fare la caccia alle streghe ma è ora che si applichi una direttiva che per tutti  i lavoratori è legge del 2003; tranne che per le professioni sanitarie. Ci fa piacere e siamo rasserenati dal fatto  che la Ministra Lorenzin – al Question time alla Camera – abbia annunciato un concorso straordinario per assumere medici e infermieri ma che non ci sarà nessuna deroga sull’orario di lavoro. Ma ci farebbe ancora più piacere che si trovassero le risorse per rinnovare il contratto ai lavoratori del settore.  Persone che hanno compiuto il proprio lavoro oltre il limite del dovuto ricevendo  in cambio della propria abnegazione il nulla”.

In allegato il comunicato F.s.i.-Usae

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