Un servizio di messaggistica che Opi Torino offre agli infermieri direttamente sul loro smartphone
L’obiettivo cui mira da sempre OPI Torino è quello di avvicinare il maggior numero di iscritti all’Ordine. Di ridurre il divario che intercorre tra professionisti e istituzione. L’ultimo canale ideato per agevolare l’informazione tra gli infermieri si chiama WhatsOPI: è un servizio di messaggistica che permetterà, a chi si iscrive e utilizza WhatsApp, di avere tutte le info sul proprio smartphone.
Le news sul mondo della professione, gli appuntamenti più importanti di OPI, i comunicati stampa che informano gli iscritti sull’attività che l’Ordine degli infermieri di Torino sta portando avanti nei vari settori. E poi ci sarà spazio per avere info sui concorsi, sui corsi accreditati Ecm, su Master Universitari e sulle opportunità infermieristiche. Insomma, tutto quanto è utile sapere ai professionisti del mondo della sanità.
WhatsOPI non è un gruppo social nel quale ogni utente può inviare messaggi ma un canale multimediale nel quale la comunicazione è univoca e proviene direttamente dal Consiglio dell’Ordine delle Professioni infermieristiche di Torino.
Le comunicazioni saranno inviate da OPI Torino a tutti i destinatari che hanno il numero di WhatOPI salvato nelle rubriche dei loro telefoni. Questi lo riceveranno come un normale messaggio individuale. Oltre al sito internet, OPI si dota così di un altro importante strumento di comunicazione. Più immediato, di facile consultazione, direttamente sul proprio smartphone. Con una semplice notifica si potranno consultare tutte le informazioni dell’universo di OPI Torino.
Come iscriversi? Gli infermieri devono ovviamente avere sul proprio smartphone l’applicazione Whatsapp e registrare il numero di OPI Torino tra i contatti della propria rubrica. E poi dovranno registrarsi sul sito opi.torino.it confermando la loro iscrizione. Da quell’istante saranno iscritti nel canale WhatsOPI. E di lì in poi, potranno ricevere da OPI Torino i messaggi e tutte le informazioni di servizio.
Redazione Nurse Times
Lascia un commento