Ho letto in rete un pò di tutto a seguito della mancata accettazione nella nomina di un Revisore effettivo per OPI MIlano (VEDI)
Mi permetto di inviare un mio pensiero: come sempre col solo scopo di provare a spostare verso un livello di praticità la discussione.
Quando si vota un Ordine, si deve immaginare una tripla graduatoria.
- Quella riservata ai componenti il Consiglio Direttivo (eletti i primi 15, nel caso di OPI MI e di ogni Ordine ”over 1500 iscritti”);
- Quella dei componenti il Collegio dei Revisori (eletti i primi 2: un tempo, essi avrebbero dovuto esprimere il loro presidente che ora è un esterno, in forza della L. 3/18, e sarebbero stati eletti nel numero di tre);
- infine quella riservata al Revisore Supplente (passa il più votato).
Le schede hanno sempre previsto – o avrebbero sempre dovuto prevedere… – queste tre distinte sezioni.
In questi lunghi anni nei quali sono involontariamente diventato esperto o presunto tale (avendo peraltro governato le operazioni di rinnovo per sette volte; nell’assoluta adesione alle norme vigenti) mi sono state spesso poste domande e richieste di parere proprio nei giorni del voto.
Ho così memoria di alcuni Collegi (parliamo di tanti anni fa….) dove il revisore supplente era il quarto dei votati fra i revisori (non corretto); altri dove addirittura i revisori erano i primi 4 immediatamente al di fuori degli eletti nel Direttivo (siamo verso il 2002, roba lontanissima e del tutto anomala).
Dobbiamo ricordare che il legislatore, nel redigere il DPR 221/1950, NON prevede in alcun modo la sostituzione del singolo Consigliere che si dimette nel corso del triennio; confidando che i restanti sapranno comunque procedere.
Prevede invece con chiarezza il subentro del revisore supplente nel caso in cui uno dei 3 revisori effettivi si dimetta durante i 3 anni del mandato (il tempo di validità così come era stato stabilito nel 1950).
Oggi – come sappiamo – la L. 3/18 porta a quattro anni la durata dell’incarico per gli eletti negli Ordini rinnovati.
Questo ”revisore di riserva”, un panchinaro sempre pronto al subentro, era stabilito proprio per un livello massimo di controllo e verifica delle spese e dei bilanci dell’Ente.
La fase della accettazione o meno dell’incarico, una volta eletti, dura soltanto otto giorni.
E’ in questa fase che, in caso di rinunzia alla elezione, si cerca il primo dei non eletti per quella singola classifica.
Il primo dei non eletti del Consiglio Direttivo, se rinuncia al suo incarico un Consigliere eletto.
Il primo dei non eletti fra i Revisori, se chi rinuncia è un Revisore eletto.
Infine, il primo dei non eletti nella graduatoria dei ”supplenti” se chi rinuncia è proprio il supplente.
Ora, qui si rischia di essere accusati di ”partigianeria” verso questi o quelli che si sono ”battuti” per il governo di OPI Milano Lodi Monza e Brianza.
Io sinceramente non ho alcuna intenzione in tal senso, perchè il mio è intervento di mera natura tecnica.
Quindi, posso solo, con la massima sincerità, augurare tutto il meglio sia a chi ha vinto, sia a chi è uscito battuto dal confronto elettorale.
Ma se – come mi pare di capire da quanto scrive il dott. Muttillo –, è stato ”promosso” effettivo chi era stato votato come ”supplente”, dopo la rinuncia alla carica di Revisore di un eletto, c’è qualcosa che non ha funzionato.
Nulla di irreparabile: si può facilmente rimediare e forse , se ho capito bene, lo si è già fatto.
Deve essere infatti indicato il primo dei non eletti verificata la graduatoria dei Revisori; a parità di voti (cosa probabilissima con i voti ”a liste”) colui o colei che risulta più giovane, in relazione alla data della deliberazione di iscrizione all’Ordine.
Nel caso di parità di tale data si tiene conto di quella della abilitazione all’esercizio professionale (per noi Infermieri coincide con laurea) e, sussidiariamente, dell’età anagrafica.
Allego, certo di avere un conforto dalla grafica come volano alle mie parole, la scheda fac simile dell’Ordine dei Medici di Reggio Calabria (in Rete ho trovato solo questa, e non mi pare corretto usare le schede dell’OPI spezzino, per evitare di cantarsela e suonarsela….) dove si nota una ben distinta spaziatura.
In alto le righe per indicare i tre componenti EFFETTIVI del Collegio dei Revisori dei Conti; e a seguire la riga per indicare il Revisore Supplente: esse hanno prodotto DUE distinte classifiche e non si può transitare dall’una all’altra.
Un caro augurio, di cuore, a tutti i Colleghi neo eletti delle elezioni più recenti: buon lavoro!
Francesco Falli
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