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Ondate di calore: l’aggravamento di patologie preesistenti

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Ondate di calore: l'aggravamento di patologie preesistenti
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Non solo disturbi specifici. Il caldo intenso può determinare l’aggravamento di patologie preesistenti. Si va da sintomi che non arrivano all’attenzione clinica a sintomi di maggiore entità, per arrivare anche a effetti più gravi, che possono determinare il ricorso al pronto soccorso e il ricovero in ospedale, o addirttura portare alla morte.

L’effetto delle ondate di calore è relativamente immediato, con una latenza di uno-tre giorni tra il verificarsi di un rapido innalzamento della temperatura e il conseguente incremento del numero dei decessi. Inoltre le ondate di calore cui è associato un effetto più grave sulla salute sono quelle più intense e prolungate, nonché quelle che si verificano all’inizio della stagione estiva, quando la popolazione non ha ancora attivato adeguati meccanismi di adattamento fisiologico al caldo.

Se l’incremento della mortalità associata alle ondate di calore è un fenomeno noto e ben documentato, ancora non del tutto chiariti sono invece i meccanismi biologici che ne sono alla base. Potenzialmente tutte le patologie croniche espongono a un rischio maggiore di mortalità in presenza di condizioni di caldo estremo. In particolare, gli studi condotti in diverse città italiane hanno evidenziato che alcune patologie (malattie cardio e cerebrovascolari, malattie polmonari croniche, disturbi psichici, malattie del sistema nervoso centrale, malattie del fegato e dei reni e malattie metaboliche quali il diabete) aumentano significativamente il rischio di morte in occasione delle ondate di calore, soprattutto nelle persone anziane.

Altre malattie croniche che comportano una compromissione del meccanismo della termoregolazione possono aumentare il rischio durante i periodi caratterizzati da elevate temperature. Ad esempio la sclerodermia, che determina il blocco della sudorazione per un assottigliamento dell’epidermide, e la fibrosi cistica, in cui l’eccessiva sudorazione può causare disidratazione e insufficienza circolatoria.

In generale è associata a un aumento del rischio dell’esposizione al caldo qualsiasi malattia o condizione che costringa a letto, riducendo la capacità di prendersi cura di sé e di porre in atto comportamenti protettivi, con un conseguente aumento del rischio legato all’esposizione al caldo.

Redazione Nurse Times

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