On. Stefania Mammì (M5S): “Ieri è stato approvato in sede d’esame del DL COVID 30/2021 il mio ordine del giorno che impegna il Governo a valutare l’opportunità di assumere delle iniziative normative per tutelare le figure dei medici e degli infermieri in pensione che hanno offerto la propria disponibilità per il sostegno alla campagna vaccinale anti Sars-CoV-2. I compensi per l’attività di vaccinatori, se il Governo manterrà l’impegno assunto, non dovranno più risultare alternativi al percepimento della pensione per il periodo relativo alla durata degli incarichi.
Il caos normativo era stato creato da alcuni senatori della Lega che avevano deciso di presentare un loro emendamento che stabiliva di attribuire incarichi retribuiti fino a dicembre 2022 ma a patto che non fosse erogato il trattamento previdenziale. Ovviamente questo passaggio aveva creato scoramento tra medici ed infermieri i quali sostenevano che piuttosto che pagare per lavorare, avrebbero preferito fare attività a titolo gratuito, invece di rinunciare alla pensione.
Chi fa lavoro di trincea conosce la fatica e il sacrificio, soprattutto in piena emergenza sanitaria, per questo l’adesione di queste figure professionali è un bene prezioso che va tutelato nella sua interezza. Parliamo di medici ed infermieri che mediamente a 75 anni hanno scelto di tornare in campo per senso del dovere. Sono categorie fragili esposte ad un rischio alto di contrarre il virus. Sul tema la mia attenzione rimarrà alta durante questo mandato”, conclude l’On. Stefania Mammì.
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