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Obiettivi a carattere prioritario e di rilievo nazionale 2016, “Puglia promossa dal Comitato LEA”

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Stabilizzazione dei precari in Puglia: per Ruscitti si tratta di "un dato ormai acquisito"
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Lo ha dichiarato il direttore del dipartimento regionale Politiche della salute, Giancarlo Ruscitti, precisando un accesso alla quota residua per oltre 21 milioni di euro.

“La Regione Puglia ha superato positivamente la valutazione degli Obiettivi a carattere prioritario e di rilievo nazionale del 2016 da parte del Comitato permanente per la verifica dei Livelli essenziali di assistenza (LEA)”.

Lo ha annunciato il direttore del dipartimento regionale Politiche della salute, Giancarlo Ruscitti (foto), al termine della riunione che si è svolta a Roma e alla quale ha partecipato, per conto della Regione, il dottor Ettore Attolini, dirigente ARESS (Area innovazione di sistema e qualità), nonché componente del Comitato LEA.

“Il finanziamento complessivo – ha spiegato Ruscitti – è pari a 70 milioni e 454.543euro. Il 70% della quota assegnata alla Puglia è già stata erogata insieme al Fondo sanitario regionale, così come prevede l’Intesa del 14/04/2016 fra Stato-Regioni e Province Autonome, che ha sancito l’assegnazione delle risorse vincolate per la realizzazione degli Obiettivi a carattere prioritario e di rilievo nazionale del 2016. L’esito positivo della valutazione svolta dal Comitato Lea nel corso della riunione consente alla Puglia di accedere alla quota residua del 30%, pari a 21milioni e 136.363euro”.

Ha aggiunto Ruscitti: “La Regione Puglia ha compiuto importanti progressi, così come riconosciuto dal Comitato LEA, nell’ambito delle attività relative alle linee progettuali stabilite dal ministero della Salute per l’anno 2016, considerate strategiche ai fini della erogazione dei Livelli essenziali di assistenza. In particolare nel settore della prevenzione (dalle vaccinazioni alla promozione dei corretti stili di vita) e dello sviluppo della rete oncologica”.

Le linee individuate dal ministero per i progetti sono sei: attività di assistenza primaria; sviluppo dei processi di umanizzazione all’interno dei percorsi assistenziali; cure palliative e terapia del dolore; sviluppo dell’assistenza domiciliare palliativa specialistica; Piano nazionale prevenzione e supporto allo stesso; gestione delle cronicità e reti oncologiche.

Redazione Nurse Times

Fonte: www.regioni.it

 

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