Il governo ha approvato in Consiglio dei ministri le nuove norme anti Covid per rallentare la diffusione dei contagi in Italia. La principale novità riguarda l’introduzione dell’obbligo vaccinale per tutti gli over 50, anche per quelli che non lavorano, fascia d’età considerata più esposta al rischio di ammalarsi. Chi svolge una qualsiasi attività, sia in ambito pubblico sia in ambito privato, per poter lavorare dovrà esibire un Green Pass rafforzato, cioè il certificato che viene rilasciato solo dopo il vaccino o la guarigione dall’infezione, misura che partirà dal 15 febbraio. L’obbligo vaccinale, senza limiti d’età, è stato inoltre esteso alla categoria del personale universitario, che quindi viene equiparato a quello scolastico, per il quale l’obbligo di immunizzarsi è già scattato lo scorso 15 dicembre.
Ma cosa succede se non si rispettano gli obblighi previsti dal nuovo provvedimento? In caso di violazione, fanno sapere fonti di governo, sarà di 100 euro la sanzione amministrativa prevista per gli over 50 che non si adegueranno alle nuove norme. La sanzione prevista per gli over 50 che si recheranno al lavoro senza Super Green Pass resterà invece quella già prevista in relazione all’obbligo di Green pass: una multa da 600 euro a 1500 euro.
In una prima bozza del decreto era previsto anche l’obbligo del Super Green Pass per accedere ad attività commerciali e servizi, ma la norma è stata poi stralciata per la netta contrarietà della Lega, che aveva minacciato di non votare il decreto. Nella versione finale del testo viene stabilito che per accedere ai servizi alla persona, a banche, poste, uffici pubblici, negozi, centri commerciali, basterà il Green Pass base, quello che si ottiene anche con un tampone negativo.
La richiesta del Green Pass base non scatterà ovunque nella stessa data: per quanto riguarda i servizi per la persona, come parrucchieri, barbieri o estetisti, la misura entrerà in vigore dal 20 gennaio. Mentre per quanto riguarda le altre attività l’obbligo di certificazione verde base partirà dal 1 febbraio.
Redazione Nurse Times
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