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Criticità nella gestione del servizio ambulanza della ASL Viterbo

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Pubblichiamo la lettera di denuncia di Nursing Up Alto Lazio sulle criticità nella gestione del servizio ambulanza della ASL Viterbo.

Che da tempo nella ASL di Viterbo la carenza di autisti costituisca un grave problema è cosa nota a  tutti, è altrettanto noto che nel corso degli anni sono stati anche assunti degli autisti di ambulanza  che il giorno stesso in cui hanno preso servizio sono stati dichiarati non idonei a guidare  l’ambulanza. E allora arriva la soluzione, utilizzare gli infermieri e gli amministrativi al posto degli  autisti, consolidando una prassi che vede già gli infermieri sostituire gli OSS (altra figura prevista, ma praticamente assente in organico, oppure, utilizzata in altre mansioni). 

Seppure il fare autista sia una condizione ben accetta da alcuni infermieri, in quanto offre loro la  possibilità di incrementare lo stipendio, non possiamo esimerci dal fare alcune considerazioni che  giriamo direttamente a quanti in elenco, ognuno per la propria specifica competenza. 

Partendo dal documento allegato (turni di servizio trasporto sangue/ambulanza mese di Maggio  2021) dove si evince che un infermiere in particolare effettua in un mese 29 turni (un  amministrativo 26 turni) e che lo stesso soggetto copre consecutivamente 3 turni di ambulanza da  sommarsi ai turni di servizio regolarmente svolti presso il reparto/servizio di appartenenza, si  chiede:

Il Datore di Lavoro può confermare che gli infermieri che svolgono l’attività di autista:

  • 1) hanno ricevuto una specifica formazione come previsto dal DLgs 81/08?
  • 2) Sono stati sottoposti al protocollo di sorveglianza sanitaria specifico, ovvero sono stati  sottoposti preventivamente e periodicamente a controlli sanitari, in particolare quelli volti a  verificare il consumo di alcol e droghe previsti per il ruolo di autista? 

La Direzione GoPS, competente per le attività di tutto il comparto, ha effettuato controlli:

  • 3) Sull’orario effettuato dagli infermieri e amministrativi/autisti per garantire che siano  garantiti i tempi di riposo considerando che in un caso in particolare i turni di trasporto  sangue/ambulanza susseguono e sicuramente sono in continuità con il turno in reparto?
  • 4) Sul superamento del tetto massimo di turni di reperibilità/orario di lavoro mensile per gli  infermieri/autisti considerando che gli stessi svolgono regolare attività presso altre UO o  Servizi? 
  • 5) Sul superamento del tetto massimo di ore di straordinario mensile ed annuale previsto dalla  norma, anche nel periodo precedente l’emergenza pandemica? 
  • 6) Sulla legittimità della reperibilità svolta dal personale amministrativo? 
  • 7) Sulla legittimità del ruolo e della funzione svolta dal “Coordinatore Autista” in merito alla  programmazione dei turni degli infermieri livello superiore sanitario? 

Il Direttore UOC della struttura di assegnazione dei dipendenti,  

  • 8) ha espresso parere positivo affinché i propri operatori svolgano altre attività così gravose  presso altri servizi? 

Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione 

  • 9) ha integrato il Documento della Valutazione dei Rischi, relativamente alla mansione di  infermiere/autista di ambulanza? 
  • 10)Ha considerato nella valutazione dei rischi la sommatoria dei rischi delle due mansioni e  l’aumento abnorme di orario effettuato? 

Il Risk Manager 

  • 11)Ha effettuato una valutazione del rischio clinico derivato dalla sommatoria delle ore prodotte  dalle due attività in un unico soggetto? Ovvero, dopo un turno in reparto, un infermiere può  effettuare uno più turni (anche 3 consecutivamente come da allegato) di reperibilità attiva  con ore di guida, magari in orario notturno, e poi tornare a svolgere la propria attività in  reparto senza costituire rischio per i pazienti (oltre che per sé stesso)? 
  • 12)Ha espresso formalmente il proprio parere in merito a quanto sopra? 

La Direzione Amministrativa 

  • 13)Ha approvato l’aumento dei costi derivante dal fatto che le attività di competenza degli  autisti di categoria BS siano svolte da personale infermieristico di categoria di categoria D?
  • 14)Ha valutato se la suddetta scelta può costituire un danno erariale? 

L’Ordine Professionale degli Infermieri (OPI) di Viterbo ritiene che lo svolgimento continuativo e  strutturato di attività di livello inferiore da parte degli infermieri non sia da considerare lesivo della  dignità professionale infermieristica? Naturalmente tale domanda comprende lo svolgimento delle  attività di autista e di OSS da parte degli infermieri che da anni è prassi nella ASL di Viterbo. 

Restando in attesa di una risposta, e di azioni concrete volte a superare le criticità evidenziate, questa OS comunica che in assenza di iniziative percorrerà ogni via istituzionale al fine di giungere  ad una soluzione della questione sollevata. 

Si invia ai destinatari per gli opportuni provvedimenti in merito. 

Segretario Nursing up alto lazio

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