I sanitari non escludono il concorso di un fattore genetico, ma si valuta la possibilità di una denuncia formale.
Magrissimo, rallentato, privo di quell’energia senza freni che dovrebbe avere un bimbo di quasi due anni. Era arrivato così al Pronto soccorso dell’ospedale San Francesco di Nuoro, qualche giorno fa, accompagnato dai genitori. Le sue condizioni sono apparse subito gravi, anche se non era in pericolo di vita. Il bimbo, figlio di una conosciuta coppia vegana che abita in città, è stato subito ricoverato e, insieme alle cure, è scattata la caccia alle cause del malessere, all’individuazione di una possibile sindrome.
Ma dietro quella spossatezza anomala per la sua età non c’era alcun batterio, come hanno confermato le analisi del sangue; nessun evidente problema morfologico. I sanitari hanno invece accertato uno stato di denutrizione avanzato, e questa sarebbe al momento l’unica diagnosi. «Noi siamo vegani e lo è anche lui». Questa la ricostruzione sintetica di madre e padre, che hanno anche un altro figlio. I genitori sembrano assicurare la massima collaborazione, ma i dirigenti sanitari stanno valutando se sporgere denuncia formale su quanto accaduto.
Ora il bimbo sta meglio, ma è ancora sotto osservazione nel reparto di Pediatria. L’ospedale cercherà di costruire un percorso condiviso da seguire dopo le dimissioni, a partire da un piano alimentare in linea con le esigenze di salute e lo sviluppo (fisico e neurologico) del piccolo. «Ci occupiamo delle problematiche alimentari che riguardano i bambini con grande attenzione – ha detto la direttrice dell’Assi nuorese, Grazia Catina –. Le strutture dell’Assl assicurano la presa in cura con approccio specialistico che si avvale di collaborazioni multidisciplinari».
Ancora non è chiaro se la denutrizione sia dovuta a una dieta poco ricca di proteine e vitamine fondamentali (come la B12) o se possa esserci il concorso di un fattore genetico. Di certo non è un caso unico in Italia. È già successo in varie regioni che le diete rigidamente vegane scelte dagli adulti, e poi somministrate ai figli piccoli, abbiano causato malori e ricoveri. Tre anni fa, in un ospedale a Milano, arrivò un bambino di 15 mesi che pesava come un neonato. La denutrizione gli aveva causato problemi cardiaci, e così il tribunale decise di togliere il bimbo ai genitori. A Genova altri due episodi simili in neppure due anni. Sempre nel 2016 una coppia era stata iscritta nel registro degli indagati per maltrattamenti in famiglia.
Redazione Nurse Times
Fonte: la Repubblica
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