Dopo le polemiche legate alle irregolarità che hanno caratterizzato il test di ingresso 2021, si prende in considerazione la possibilità di un cambiamento.
“Il numero chiuso a Medicina va cambiato”. Lo ha annunciato il nuovo ministro dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa. “Noi lo sosteniamo da anni – dichiara in una nota Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi, il network legale che assiste professionisti sanitari e studenti -. E’ ingiusto che a decidere la capacità di frequentare la facoltà di Medicina sia un test di soli 90 minuti e, per giunta, pieno di irregolarità. Ora bisogna pensare all’esercito degli esclusi”.
“Quest’anno – ricorda Tortorella -, oltre alle irregolarità che hanno riguardato l’utilizzo di cellulari nel corso della prova, la violazione dei tempi di consegna e dell’anonimato degli studenti, oltre al conflitto di interessi tra i rappresentanti degli Ordini dei medici che facevano parte della commissione con il ruolo di definire i posti disponibili, vi sono stati dei gravi errori nella prova stessa, che hanno compromesso lo svolgimento del test e l’attribuzione dei punteggi. Tuttavia il ministero ha annullato soltanto una domanda delle quattro domande errate. La toppa è stata peggio del buco e fa emergere l’inadeguatezza di un sistema che non si basa sulla meritocrazia e che utilizza degli strumenti di selezione del tutto inadeguati”.
E ancora: “Sono contento che finalmente si prenda in considerazione seriamente la possibilità di cambiare le regole di un gioco tutt’altro che meritocratico. Ma cosa ne sarà delle migliaia di ragazzi esclusi? Sappiamo che molti di questi ritenteranno l’anno prossimo: magari entreranno all’università e diventeranno validi professionisti. Da anni, con Consulcesi, seguiamo migliaia di medici e molti di questi sono entrati dopo vari tentativi, oppure attraverso un ricorso, e oggi sono illustri e stimati professionisti. Lo sportello informativo di Consulcesi riguardo al numero chiuso è stato inondato da subito di segnalazioni riguardanti svolgimenti impropri della prova. A tal proposito i nostri esperti stanno già lavorando per predisporre i diversi ricorsi nei tempi previsti dalla legge”.
Redazione Nurse Times
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