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Niente ristori per le famiglie dei camici bianchi morti di Covid: le reazioni di Fp Cgil Medici e M5S

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Niente ristori per le famiglie dei camici bianchi morti di Covid: le reazioni di Fp Cgil Medici e M5S
Foto Claudio Furlan - LaPresse 19 Marzo 2020 Brescia (Italia) NewsCoronavirus, dentro il reparto di terapia intensivaNella foto: il reparto di Terapia Intensiva dell’Ospedale Poliambulanza di Brescia Photo Claudio Furlan/Lapresse 19 March 2020 Brescia (Italy) Intensive care unit of the Poliambulanza hospital in Brescia
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Coro di dissensi per il no del Senato al riconoscimento di un indennizzo di 100mila euro.

Si allarga il dibattito sulla bocciatura in Senato di un emendamento al Decreto Ristori che avrebbe riconosciuto un indennizzo di 100mila euro alle famiglie dei 369 medici morti per Covid. Alle numerose reazioni giunte a caldo si aggiunge quella di Andrea Filippi, segretario nazionale di Fp Cgil Medici: “La triste vicenda del mancato riconoscimento degli indennizzi alle famiglie dei medici deceduti in servizio a causa della pandemia mette drammaticamente in evidenza la mancanza dei diritti e delle tutele dei medici che lavorano in convenzione o senza contratto per il Ssn”.

Prosegue Filippi: “È vergognoso che il Senato non abbia voluto aiutare le famiglie di quei medici che hanno affrontato la pandemia per salvare la vita alle persone, senza tutele e senza sostegni da parte dello stato. Abbiamo chiesto ai pensionati medici di tornare in servizio perché mancava personale e ora li ripaghiamo negando un ‘ristoro’ economico alle loro famiglie. I medici di medicina generale hanno affrontato la pandemia isolati dal sistema, spesso a mani nude, senza mezzi, senza organizzazione e senza tutele, e ora non hanno nemmeno diritto al risarcimento da infortunio perché il loro rapporto di lavoro in convenzione non lo prevede, al contrario dei colleghi dipendenti dei servizi. È necessario superare i rapporti di lavoro libero-professionali convenzionati, che non danno tutele e frammentano l’offerta di salute ai cittadini. Il sistema va cambiato, a cominciare dai rapporti di lavoro e dall’organizzazione dei servizi”.

Al coro di reazioni sdegnate si aggiunge quella dei deputati del M5S incommissione Affari sociali, che affidano il loro commento a una nota: “Tra pochi giorni si celebrerà la seconda Giornata nazionale del personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato: uomini e donne del nostro Servizio sanitario che inquesti anni di emergenza Covid hanno garantito cure e assistenza agli italiani nel difficile contesto pandemico. Ora, però, è il momento che lo Stato dia un segno tangibile della sua riconoscenza, garantendo i giusti ristori a medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e professionisti della sanità che hanno riportato una grave invalidità permanente a causa del Covid, e per le famiglie dei sanitari che purtroppo hanno perso la vita dopo aver contratto il Covid. Come Movimento 5 Stelle, ci impegneremo in Parlamento affinché ciò si concretizzi il prima possibile. È un atto di giustizia necessario per rendere onore alla loro memoria, al loro sacrificio, alla dedizione verso i pazienti. Il Governo si faccia carico di una richiesta che è sentita da tutti gli italiani”.

Redazione Nurse Times

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