Gentile Direttore di Nursetimes,
mi chiamo Nicola De Marco, infermiere che lavora in reparti covid da inizio Pandemia e che collabora con le Uscar della Regione Lazio.
Il mio consiglio ad un anno dalla prima vaccinazione anti SARS-CoV-2 da parte della collega Infermiera dell’Ospedale Spallanzani resta quello di VACCINARSI.
Quello che vedo tramite la visiera nei reparti di subintensiva Covid è che le forme gravi e che creano una condizione clinica critica in un paziente Covid riguarda soprattutto pazienti senza nessuna dose di vaccino, i cosiddetti No Vax.
Ho avuto modo di parlare con pazienti non Vaccinati e quando vedono le condizioni cliniche in cui versano, si dichiarano spesso pentiti e solo allora capiscono di essere stati consigliati male e di aver seguito ideologie e scuole di pensiero errate.
Ad oggi, il maggior numero di pazienti vaccinati che vedo nei reparti covid necessitano di ricoveri ospedalieri per altre patologie, e che risultando positivi al tampone, vengono trasferiti in reparti Covid per isolarli da altri pazienti negativi.
A noi che lavoriamo a contatto con pazienti vaccinati e non, è molto più chiara la differenza e trattando i pazienti non vaccinati ci tornano a mente i duri momenti vissuti durante le prime fasi della pandemia quando ancora non era stata introdotta la vaccinazione.
Per quanto riguarda il contagio dei vaccinati è frequente in persone che hanno effettuato la vaccinazione da oltre 5 mesi.
Quindi il mio consiglio è quello di seguire le disposizioni ministeriali e di provvedere a ricevere la terza Dose, la cosiddetta dose Booster.
Da cittadino, invece, continuo a notare comportamenti non responsabili e soprattutto in questa fase dove il numero di contagiati è superiore ai mesi passati vi chiedo di essere più prudenti e continuare con il buon uso della mascherina, l’igienizzazione delle mani ed evitare gli assembramenti.
Nicola De Marco
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