Introduzione di Giuseppe Papagni
Un successo senza precedenti per il progetto editoriale targato Nurse Times: si chiama NExT (Nurse EXperimental Thesis)!
Sono numerosi i lavori di tesi che giungono all’indirizzo mail della nostra redazione ([email protected]) e successivamente pubblicate.
NExT è rivolto a tutti gli studenti in Infermieristica e neo laureati che raggiungono un obiettivo importante.
La dott.ssa Abigail Gallo, laureatasi presso l’università di Roma La Sapienza – sede distaccata di Viterbo, presenta il suo lavoro di tesi dal titolo “La valutazione ecografica FAST ed E-FAST effettuata dall’infermiere nel politraumatizzato: l’esperienza del Pronto Soccorso di Viterbo”.
La dott.ssa Gallo ci confida di essere una grande sostenitrice di Martha Rogers, riprendendo due sue frasi: ”Se i professionisti non provano a cambiare qualcosa, non ci potrà essere sviluppo nella categoria”
“I nostri pazienti non ci hanno scelti, siamo noi che abbiamo scelto di trattare loro. Alla fine di ogni servizio, dobbiamo sentire che paziente non ha ricevuto niente di meno che il nostro meglio in assoluto”.
…di Abigail Gallo
Spero con tutto il cuore che questa mia tesi possa contribuire a spingere sempre più verso un panorama di competenze avanzate noi infermieri, perchè possiamo farlo, perchè ne siamo in grado, perchè dobbiamo garantire sempre il meglio di noi ai nostri pazienti.
L’infermiere, previo corso di formazione adeguato, può avvalersi della valutazione ecografica nel politraumatizzato non per determinare una diagnosi, bensì per riconoscere precocemente alcune di quelle condizioni critiche o potenzialmente critiche tali, a volte, da determinare ingresso imminente in Sala Operatoria.
La valutazione ecografica FAST ed Extended-FAST (Focused Assistement Sonography for Trauma) apre delle finestre di indagine a livello dell’addome e del torace superiore, al fine di ricercare nel politraumatizzato liquido libero nel peritoneo, PNX iperteso o tamponamento cardiaco, il tutto nel minor tempo possibile (circa 2 minuti, come stabilito dallo standard riportato nella letteratura scientifica internazionale) per dare supporto alla logica della Golden Hour e senza invasività per il paziente, diminuendone così l’ulteriore stress.
E’ stato condotto uno studio prospettico – osservazionale nel Pronto Soccorso del POC Belcolle di Viterbo tra Maggio 2015 e Gennaio 2016 da due infermieri in formazione per l’ E-FAST, sotto la supervisione di un medico formato per la stessa. Sono stati valutati ecograficamente 10 codici rossi politraumatizzati.
I reperti sono stati confrontati con la TAC total-body a cui ogni paziente è stato sottoposto immediatamente dopo la valutazione ecografica. I risultati della TAC hanno confermato quanto rilevato ecograficamente dagli infermieri, oltre ad una piccola falda di PNX ed una frattura di costa che non sono state sottolineate dall’ E-FAST.
Lo studio è stato accompagnato da una revisione della letteratura scientifica internazionale inerente l’argomento, i cui dati ottenuti, seppur di non grande significatività statistica,fanno sperare nell’entrata in scena della valutazione ecografica infermieristica, sia nei Pronto Soccorso che sul territorio.
E’ possibile inoltre trovare una correlazione tra la valutazione ecografica e il modello delle ‘’Prestazioni infermieristiche’’ di Marisa Cantarelli.
Grazie alla versatilità dell’ecografo è possibile infatti assicurare il bisogno di assistenza del paziente attraverso, ad esempio, la valutazione del corretto posizionamento del SNG per quanto riguarda l’alimentazione e l’idratazione, oppure facilitando la reperibilità di accessi venosi (es.: Mini-Midline), assicurando così procedure terapeutiche, e ancora assicurare il mantenimento della funzione cardiocircolatoria attraverso l’ispezione del torace nella ricerca di emopericardio, tamponamento cardiaco, PNX iperteso o tramite valutazione del diametro della vena cava inferiore.
Trova utilità anche nell’assicurare al paziente l’eliminazione, tramite l’impiego degli ultrasuoni per verificare il corretto posizionamento del catetere vescicale o attraverso la stima del volume vescicale.
L’ecografo è entrato quindi nel panorama infermieristico come metodica multifunzione, apportando vantaggi in termini di tempistica, di minor stress per il paziente e, perché no, di costi per la sanità. Proprio per queste caratteristiche, diverrà senza dubbio una metodica d’elezione.
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