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NeXT. Emogasanalisi Ecoguidata: una nuova metodica infermieristica

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NeXT. Emogasanalisi Ecoguidata: una nuova metodica infermieristica
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Continua il grande successo per il progetto editoriale denominato NExT (Nurse EXperimental Thesis) targato Nurse Times

Progetto rivolto a tutti gli studenti in Infermieristica e neo laureati che raggiungono un obiettivo importante.

Giunge al nostro indirizzo mail  re*******@nu********.org  il lavoro di tesi della dott.ssa Francesca Ballarino, dal titolo “Emogasanalisi Ecoguidata: una nuova metodica infermieristica”.

La tesi è stata dissertata presso l’Università Degli Studi di Foggia, nell’a.a. 2016 – 17.


…di Francesca Ballarino

L’emogasanalisi è uno dei test di laboratorio più utilizzati nell’approccio al paziente critico poiché permette un’immediata valutazione dello stato ventilatorio e metabolico del soggetto.

L’infermiere è autorizzato all’esecuzione del prelievo dall’arteria radiale per emogasanalisi a condizione che egli sia preparato all’esecuzione di tale manovra e alla gestione delle complicanze e che vi sia all’interno della struttura sanitaria di riferimento un protocollo guida per l’esecuzione del prelievo. Una spiacevole caratteristica di questa tecnica è che provoca spesso dolore; la parete arteriosa infatti a differenza di quella venosa, è particolarmente ricca di recettori del dolore.

Questo ha permesso di trovare una nuova metodica in grado di migliorare la procedura sia per il paziente che la vede come un’esperienza che maggiormente causa profonda preoccupazione e che riconosce come una delle esperienze più spiacevoli del ricovero.

OBIETTIVI

Il principale obiettivo del progetto è quello di utilizzare la tecnica ecoguidata per effettuare l’emogasanalisi al fine di diminuire il dolore percepito dal paziente al momento della procedura e migliorare l’esecuzione della puntura nonché la riduzione del rischio di pluri puntura dell’arteria.

MATERIALI E METODI

Ai fini della sperimentazione è stato elaborato un questionario auto redatto per raccogliere i dati inerenti alla procedura.

Il questionario era composto da diversi parametri dove alcuni di essi sono stati valutati dal paziente stesso. Sono stati inseriti sia parametri personali del paziente ossia sesso, età, attività lavorativa e circonferenza e parametri specifici dello studio quali parametri vitali, tensione dell’arto, arteria, palpazione arteria, tentativi del prelievo, soglia del dolore, grado dell’ago, tempo della procedura e tempo di emostasi.

La tecnica di prelievo dei campioni era quella random tenendo in considerazione giorni dispari e giorni pari della settimana; nei giorni dispari i pazienti erano reclutati nel gruppo controllo, mentre nei giorni pari erano reclutati i pazienti nel gruppo studio.

Ad ogni paziente che doveva sottoporsi alla puntura arteriosa, si chiedeva il consenso alla procedura e se acconsentiva, il paziente entrava a far parte dello studio e si procedeva.

È stato utilizzato, per lo sviluppo dati, il software statistico “SPSS 19 DEMO”. Il test statistico utilizzato è stato il T-test per campioni appaiati, fissando un intervallo di confidenza (IC) al 95%.

RISULTATI

I risultati conseguiti con il presente lavoro confermano quanto sia importante l’uso dell’ecografo associato alla puntura arteriosa al fine di garantire migliore confort per il paziente riducendo allo stesso tempo la preoccupazione e lo stato di ansia che si presenta al momento della procedura.

Inoltre attraverso questa nuova metodica è emerso che c’è stato un calo del dolore percepito dal paziente, gli innumerevoli tentativi effettuati sul paziente del prelievo e i tempi relativi alla procedura p<0,05.

Da ciò è scaturita una maggiore fiducia dei pazienti nei confronti del professionista che effettua non solo il prelievo ma è attento nel prendersi cura del paziente e nell’ascoltarlo.

CONCLUSIONI

L’infermiere è un professionista sanitario il cui obiettivo primario è la salvaguardia della salute del paziente nel senso più ampio del suo significato, non a caso la tutela della salute rappresenta un dovere deontologico e giuridico.

L’infermiere deve quindi porre al centro del suo universo di professionista la persona e ogni passo nella crescita professionale deve tenere conto di questo importante dogma.

L’opportunità di evitare o ridurre il numero di procedure invasive è un grande vantaggio per il paziente nonché un traguardo al quale l’infermiere deve costantemente ambire, non di meno importanza sono fattori come la riduzione di infezioni nosocomiali e dei tentativi necessari per l’esecuzione delle tecniche.

Tali obiettivi possono essere facilmente raggiunti mediante l’utilizzo dell’ecografia applicata al nursing risulta apportare numerosi benefici come la riduzione di complicanze, l’ottimizzazione dei tempi procedurali e assistenziali, la riduzione dei costi e l’aumento di soddisfazione della persona assistita.

Tesi: Emogasanalisi Ecoguidata: una nuova metodica infermieristica

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