Una neonata di soli due mesi è stata salvata dall’idea avuta da alcune infermiere in servizio presso l’ospedale Mazzini di Teramo.
La piccola avrebbe rifiutato di alimentarsi con il biberon, manifestando una forma di anoressia grave che avrebbe spinto i genitori a rivolgersi al pronto soccorso.
Come riportato da “Il Centro”, il raro caso è stato diagnosticato e trattato con successo nel reparto di pediatria dell’ospedale teramano.
Tutto ha avuto inizio quando il latte materno ha iniziato a scarseggiare. Da qui è stata prescritta un’integrazione con latte artificiale però non gradito dalla bambina.
Per giorni mamma e papà hanno tentato invano di nutrirla, fino a quando lo stato di disidratazione non ha reso necessaria la somministrazione di liquidi per via endovenosa.
Gli infermieri del reparto hanno però notato come, nonostante rifiutasse il biberon, continuasse ad utilizzare il ciuccio.
Da qui l’idea di collegare una siringa che, attraverso un sondino, potesse far fuoriuscire il latte necessario alla piccola paziente.
In questo modo la bimba ha ricominciato ad alimentarsi per via naturale, venendo successivamente dimessa.
Simone Gussoni
AbruzzoLive
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