Una pericolosa organizzazione criminale è stata sgominata a Palermo. Per truffare le compagnie assicurative era dedita ad amputare gambe e braccia a persone ai margini della società.
Venivano “arruolati” migranti, tossicodipendenti, persone affette da patologie psichiche e a volte con gravi difficoltà economiche.
Secondo quanto emerso dalle indagini, le vittime degli incidenti simulati sarebbero sempre state consenzienti, se così si può dire. Venivano attratte promettendo loro una grossa fetta della cifra che l’assicurazione avrebbe risarcito per il danno provocato.
Le indagini della Polizia, ancora in corso, hanno già portato a 11 fermi. Le mutilazioni sarebbero state inferte in maniera assolutamente rudimentale: spesso venivano impiegati grossi dischi di ghisa scaraventati su braccia e gambe dei malcapitati, costretti poi ad una vita in sedia a rotelle.
Nelle situazioni più delicate, i criminali erano soliti somministrare farmaci anestetici a piacimento. I medicinali venivano forniti da Antonia Conte, infermiera cinquantenne dipendente dell’ospedale Civico di Palermo, anch’essa arrestata.
Tra le vittime delle organizzazioni ci sarebbe anche un uomo di origine tunisina, trovato morto su una strada alla periferia di Palermo nel gennaio 2017.
Le indagini degli uomini della squadra mobile hanno accertato come non si fosse trattato di un incidente stradale ad uccidere il malcapitato, deceduto in seguito alle fratture provocate con l’obiettivo di simulare una disgrazia e ottenere i rimborsi assicurativi.
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