È morto a soli 30 anni un giovane infermiere, Remigio Bova, di Acerra. Lavorava come infermiere strumentista presso il Policlinico Umberto I di Roma. Fatale un probabile malore nel sonno, che lo ha strappato alla vita.
Remigio Bova era anche uno stimato arbitro di serie C di pallacanestro. Tanti i messaggi di cordoglio per il decesso del giovane, in particolare proprio dal mondo del basket.
“Lascerà un ricordo indelebile”
“Un’altra giovane vita si è spezzata. La pallacanestro italiana ha perso Remigio Bova, giovane arbitro napoletano, che si è “addormentato definitivamente” nel sonno. Remigio ci ha accompagnato per diversi anni nelle nostre domeniche in campo, sempre con il sorriso e il suo saper fare, con la bonomia che lo caratterizzava. Ci mancherà. Il Presidente Roberto Tartaglione e tutto il Meta Formia Basketball pieni di dolore, lo vogliono ricordare con queste foto e porgono le più affettuose condoglianze alla famiglia Bova. Riposa in pace Remigio”, scrive il Formia Basketball.
“Purtroppo ancora una notizia terribile per il basket laziale: ci ha lasciato nella notte per un male improvviso, a soli anni 30, Remigio Bova, arbitro tra i più esperti della nostra Regione, con 10 anni di carriera in Serie C. Remigio, che nella vita privata lavorava come infermiere strumentista, era apprezzato da tutti per le sue doti umane prima ancora che sportive. Il Presidente Stefano Persichelli, insieme al Presidente del Cia Lazio Roberto Biasini, al Consiglio Direttivo e a tutti i Collaboratori del Comitato Regionale Fip Lazio, si stringe al dolore della famiglia Bova e di tutto il Gruppo Arbitri del Lazio per una perdita che lascia senza parole.
“Quando a lasciarci è un ragazzo così giovane lo sgomento è ancora maggiore – è il commento del Presidente Persichelli- Remigio lascerà un ricordo indelebile nel cuore di tutti noi”, è il post del Comitato Regionale FIP Lazio.
Redazione Nurse Times
Fonte: RomaToday
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