Home Infermieri Missione Salute del Pnrr, Coina: “Scadenza sempre più vicina e rilancio sanità territoriale lontano anni luce”
InfermieriNT NewsPolitica & Sindacato

Missione Salute del Pnrr, Coina: “Scadenza sempre più vicina e rilancio sanità territoriale lontano anni luce”

Condividi
Condividi

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del sindacato Coina.

“Il rilancio della sanità territoriale non può più aspettare. I dati parlano chiaro, confermati anche dal recente report della Fondazione Gimbe: senza un’azione immediata, perderemo una straordinaria occasione di riforma strutturale. Il piano del Pnrr Missione 6 Salute, con un investimento di quasi 20 miliardi di euro, è in ritardo cronico e il personale sanitario è drammaticamente assente. È ora che il Governo intervenga con decisione”.  L’analisi è di Marco Ceccarelli, segretario nazionale del sindacato Coina.

A meno di due anni dalla scadenza prevista, la sanità italiana è ancora ferma a una fase critica:

  • Solo il 14,59% dei fondi previsti per le case della comunità è stato speso.
  • Gli ospedali di comunità sono ancora più indietro, con una media nazionale dell’11,51%.
  • Le Regioni del Sud registrano i dati più gravi: Sicilia al 4,99%, Calabria al 5,11%, Sardegna al 4,6%.
  • Campania, Puglia e Basilicata sono tutte sotto la soglia del 7% per quanto riguarda la spesa destinata agli ospedali di comunità.
  • Il numero di strutture programmate è già stato ridotto: da 400 a 304 ospedali di comunità e da 600 a 480 centrali operative territoriali.

“Non esiste una sola Regione del Sud che stia rispettando la tabella di marcia – denuncia Ceccarelli -. Il rischio concreto è quello di costruire infrastrutture destinate a restare vuote, prive di servizi e professionalità. La sanità di prossimità rischia di diventare un’altra promessa mancata”.

Il nodo centrale resta la carenza di personale sanitario

“Occorrono non meno di 50 mila professionisti sanitari entro il 31 dicembre 2026 per garantire il funzionamento e la stabilità di ospedali e case di comunità – prosegue il segretario Coina -. In caso contrario l’intero impianto della Missione Salute del Pnrr non sarà sostenibile. Non basta valorizzare figure secondarie come qualcuno sta cercando di fare: serve riconoscere e rafforzare in primis il ruolo dell’infermiere di famiglia e di comunità, asse portante di un modello di sanità di prossimità che non è mai davvero decollato nel nostro Paese. Ignorare questa realtà è gravissimo un errore strategico”.

Anche sul piano europeo l’Italia sconta forti ritardi:

  • Pur essendo il Paese più finanziato d’Europa (oltre 194 miliardi di euro, di cui 15,63 destinati alla sanità), è in forte ritardo rispetto ad altri Stati membri.
  • La Missione Salute è una delle missioni Pnrr più lente: ha subito sei revisioni tra il 2023 e il 2024 e ha ridotto i target a causa dell’aumento dei costi (+30%).
  • Il DM 77/2022 resta largamente inattuato per via di resistenze locali e della mancanza di decreti attuativi.

L’appello del Coina è chiaro e diretto: “Non possiamo permettere che fondi di tale portata per il rilancio della sanità territoriale restino inutilizzati o male impiegati. È urgente un piano straordinario nazionale che supporti le Regioni in difficoltà, velocizzi la spesa e soprattutto assuma e valorizzi i professionisti sanitari, in primis quelli legati alle cure assistenziali”.

E ancora. “I professionisti che sono sul campo sono pochi, sono stanchi, sono sottopagati e soprattutto sono privi di riconoscimenti adeguati. Bisogna intervenire adesso, o ci ritroveremo con strutture nuove di zecca ma vuote come cattedrali nel deserto. La sanità del futuro si costruisce oggi. Senza i professionisti e le loro competenze e senza equità, sarà un fallimento annunciato”.

Redazione Nurse Times

Articoli correlati

Scopri come guadagnare pubblicando la tua tesi di laurea su NurseTimes

Il progetto NEXT si rinnova e diventa NEXT 2.0: pubblichiamo i questionari e le vostre tesi

Carica la tua tesi di laurea: tesi.nursetimes.org

Carica il tuo questionario: https://tesi.nursetimes.org/questionari

Condividi

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *